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Giuseppe Falcomatà e Franz Caruso

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IL SINDACO di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha portato i saluti della Città Metropolitana al convegno “Recovery Fund e Pnrr – Territorio, Economia reale, Benefici sociali del risparmio produttivo” organizzato, presso Palazzo Sarlo, dal Lions club Distretto 108 Ya Reggio Calabria Città del Mediterraneo.

Un incontro che il sindaco ha definito «importante», considerata la necessità di «portare la discussione fuori da un dibattito fra addetti ai lavori perché è fondamentale coinvolgere i club service, le associazioni, i sindacati, le università e tutti coloro che possono dare un contributo in termini di idee e proposte rispetto alle risorse in arrivo».

«Noi – ha detto Falcomatà – con la Città Metropolitana abbiamo partecipato manifestando non solo il percorso di coinvolgimento che stiamo portando avanti interessando, dentro la cabina regia, tutte le realtà produttive e associative del nostro territorio, ma anche illustrando quelli che sono gli interrogativi che, come Anci, abbiamo posto al Governo».

Secondo il sindaco Falcomatà, infatti, ciò che deve attirare l’attenzione, in questa fase, «non è più soltanto il tema relativo a quante risorse, tantissime, che arriveranno, ma quante ne riusciremo a spendere. Purtroppo – ha spiegato il primo cittadino – soprattutto al Sud, richiamo di pagare uno scotto più pesante, rispetto ai Comuni del centro nord, considerata la ristrettezza in termini di dotazione delle piante organiche. Per questo motivo abbiamo avanzato due proposte al Governo. La prima riguarda l’individuazione di personale per scrivere i bandi considerato che, la gran parte delle risorse del Pnrr, saranno erogate tramite partecipazione a gare di evidenza pubblica. Servono, quindi, persone qualificate, formate, professionalizzate per realizzare questi bandi e proporli all’attenzione di Palazzo Chigi».

La seconda proposta è relativa alle risorse e alle professionalità tecniche come «ingegneri, architetti, geometri, agronomi che, naturalmente, si dovranno occupare dei dettagli, ma che mancano all’interno delle Pubbliche amministrazioni».

«In questo caso – ha concluso il sindaco Falcomatà – bisogna superare l’idea che è stata del Decreto Brunetta valutato il fatto che, tanti professionisti, funzionari e dipendenti hanno rinunciato. E’ indispensabile, quindi, individuare, fra le maglie dei fondi del Pnrr, una quota del 5% da destinare all’acquisizione delle professionalità necessarie per non perdere questi finanziamenti».

Sul rischio flop dell’uso dei fondi del Pnrr nelle città è intervenuto anche il sindaco di Cosenza, Franz Caruso: “Non avere alcuna agibilità sul Bilancio – sottolinea Caruso – significa impattare enormemente sulla qualità di vita dei cittadini. In una situazione simile, con pesanti vincoli che derivano dal passato e una struttura burocratica ridotta all’osso dal blocco del turn over, il rischio di perdere il treno del Recovery Plan si fa davvero concreto. Credo quindi – continua Caruso – che il Governo centrale debba porsi il problema delle municipalità del Sud. Servono risorse finanziarie, ma soprattutto umane per cercare di aumentare la capacità di progettazione dei Comuni. Ci sia quindi una cabina di regia o di un Pnrr per le città che veda coinvolti in un confronto continuo e un controllo non solo contabile i sindaci e il Mef. Rivolgo un appello a tutta la deputazione calabrese, ma anche al neo presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, a farsi interpreti di queste istanze presso il Governo e in sede di conferenza Stato/Regioni se non vogliamo perdere l’ultima occasione per colmare lo storico gap esistente fra il Sud e il resto del Paese”.


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