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Jannik Sinner

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PARIGI (FRANCIA) – Mai come in certe occasioni una sconfitta può valere una vittoria. La fantastica corsa di Jannik Sinner al Roland Garros si interrompe nei quarti di finale, di fronte a chi su questi campi non ha rivali come Rafael Nadal, dodici volte re di Parigi nelle ultime 15 edizioni, che si impone con lo score di 7-6(4) 6-4 6-1 in due ore e 49 minuti di gioco. Il 19enne vincitore dell’ultima edizione delle Next Gen Atp Finals è quasi stato alla pari con il campione spagnolo, numero 2 del mondo e del tabellone, che ha l’obiettivo di eguagliare il record di 20 titoli Slam di Roger Federer.

“È stata davvero dura, contro un giovane talento emergente capace di spingere tutti i colpi”, le parole a caldo del maiorchino a suggellare la prestazione del giovane altoatesino, al termine del match che entra nella storia come quello conclusosi più tardi nella storia di Parigi (all’1 e 25 di notte).

Il 19enne di Sesto Pusteria, numero 75 Atp, allievo di Riccardo Piatti, ha costretto il mancino di Manacor, alla 100esima partita sul rosso di Bois du Boulogne (due sole sconfitte), 14esimo quarto di finale nel Major sul rosso (su 16 partecipazioni), a dare il meglio di sé, sia dal lato tennistico che atletico. Il suo debutto a Parigi è stato comunque da applausi: nel corso del suo cammino ha eliminato due top 15 (David Goffin, 13, e Alexander Zverev, numero 7 del mondo e sesto favorito del torneo, finalista meno di un mese fa agli Us Open).

E, alla fine del torneo, l’azzurro ripartirà con ulteriore convinzione, rafforzata anche dall’ingresso fra i top 50 (al momento è virtualmente numero 46), ulteriore nuovo best ranking. Il futuro è tutto dalla sua parte.

In collaborazione con Italpress


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