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Nino Pizzolato

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TIRANA (ALBANIA) – Nino Pizzolato è il Re d’Europa. L’azzurro conquista a Tirana il titolo continentale per la terza volta consecutiva e mette anche la firma su due nuovi record del mondo, di slancio e complessivo, nella categoria 89 kg. Una gara al cardiopalma, tirata chilo su chilo con il bulgaro Nasar, argento, che dal canto suo conquista tutti i nuovi primati mondiali junior.

Una gara a colpi di record, dunque, tra due avversari che già lo scorso anno in Russia si sono contesi il titolo fino all’ultima alzata. In barba alle tensioni dovute al cambio di categoria, l’azzurro, già bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nella 81 kg, è stato in grado di conquistare tre ori e di firmare i nuovi primati mondiali: per lui 175 di strappo, 217 di slancio e 392 di totale.

Argento come detto per Nasar con 382, bronzo al georgiano Davitadze con 369. Bronzo di slancio a un altro azzurro, Cristiano Ficco, con 206 kg. L’Italia chiude quindi la sua spedizione in questi Europei con un bottino di 10 medaglie: 6 ori, 2 argenti e 2 bronzi. E dire che la gara di Pizzolato non parte benissimo. Il siciliano sale in pedana con 170 kg, ma la prima prova va a vuoto.

Non si lascia innervosire però l’azzurro delle Fiamme Oro, che rientra in pedana dopo due minuti, riuscendo a sollevare il bilanciere con grande facilità. Dopo di lui il bulgaro Nasar che, con 171 in prima prova, segna il nuovo record del mondo junior. Segue il georgiano Davitadze che replica la stessa misura. Rilancia l’armeno Karapetyan che alza l’asticella a 174 kg in terza prova. Pizzolato scivola quindi al quarto posto ma ha ancora a disposizione la terza prova che sfrutta al meglio: mette sul bilanciere 175 kg che solleva con un’alzata da manuale.

Messo alle strette, il bulgaro Nasar è costretto prima a tentare di ‘pareggiare’ con l’avversario italiano e poi a rilanciare, alzando la posta in palio con 176, ma sbaglierà entrambi i tentativi. Resta un’ultima chance ancora per l’armeno ma il suo tentativo è fuori misura: sbaglia infatti il suo ultimo tentativo a 178 e lascia la medaglia d’oro di strappo a Nino Pizzolato. Ottavo Ficco, per il quale resta valida la prima prova a 160 kg. Nello slancio Nino Pizzolato entra in gara già con 210, il che gli consente di superare i 203 del bulgaro e di portarsi subito in testa. Replica Nasar con una grande alzata a 211 ma l’azzurro non si lascia sorprendere e replica immediatamente a 212.

Ormai, con Davitadze fuori dai giochi, fermo a 198, e sopravanzato dal nostro Cristiano Ficco, è gara a due. Nasar tenta l’ennesimo rilancio a 217 ma la tensione è troppa per il giovane classe 2004. E’ pane per i denti del nostro Pizzolato invece che, nel tripudio del Palazzetto di Tirana, solleva 217 kili, firmando il nuovo record di specialità e totale. “Sapevo che sarebbe stato necessario lottare e che oggi avrebbe vinto il più testardo e più in gara, e oggi lo sono stato di nuovo io – commenta il fresco campione europeo – Nasar è un avversario degno, gareggiare con lui è un’emozione perché ognuno tira fuori il meglio dell’altro. Queste medaglie non sono un caso: la gara e gara e non si può mai sapere come va, ma il frutto del lavoro. La cosa importante è avere la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Andiamoci a prendere tutto quello che è nostro”.

E poi termina con il suo motto: “Si cafudda sempre!”. “Nino è stato straordinario – i complimenti del presidente Fipe, Antonio Urso – ma per noi non è una sorpresa. Stiamo lavorando bene con il dt Sebastiano Corbu, sono mesi che ‘coviamo’ queste misure. Con un Pizzolato così, sicuro, deciso, grintoso, oggi non ce n’era per nessuno, neanche per un bravissimo Nasar. Merito di un gruppo straordinario, che si diverte e si impegna e di uno staff, tecnico, sanitario, federale, di altissimo livello. Questi sono i risultati quando si gareggia alla pari. L’ultimo record del mondo italiano risale al 1922 e questo la dice lunga”.

In collaborazione con Italpress


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