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Ciro Immobile esulta dopo il gol del 2-0

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ROMA – Se il buongiorno si vede dal mattino, l’Europeo dell’Italia potrebbe entrare nella storia. Con una grande prestazione, la Nazionale di Roberto Mancini annienta la Turchia per 3-0 nella gara di esordio di Euro 2020.

Un autogol di Demiral, le reti di Ciro Immobile (numero 14 in maglia azzurra) e Lorenzo Insigne regalano agli Azzurri i primi tre punti del girone e sono già un viatico importante verso la qualificazione agli ottavi di finale.

Prova super dell’Italia, che ha dominato la Turchia per tutti i novanta minuti con un pressing furioso e un palleggio sempre efficace. È mancata un po’ di precisione nel primo tempo quando la partita si sarebbe potuta già sbloccare, nella ripresa però dopo il vantaggio non c’è stata più storia.

Non è bastato alla Turchia il messaggio di incitamento di Erdogan, la squadra di Gunes non è mai entrata in gara limitandosi solo a difendere senza proporsi quasi mai. Per Mancini sono 28 risultati utili consecutivi (-2 dal record di Pozzo), ma è anche la nona partita di fila senza subire gol. Ora vietato esaltarsi perché la strada che porta a Londra è ancora lunga: mercoledì c’è la Svizzera, avversario ostico e probabilmente qualitativamente superiore a questa Turchia. In caso di vittoria, però, gli Azzurri potrebbero già staccare il pass per gli ottavi.

Le formazioni in campo

Tutto come previsto nella formazione dell’Italia. Il ct Mancini schiera un 4-3-3 con Donnarumma in porta; in difesa Florenzi a destra, Bonucci e Chiellini centrali, Spinazzola a sinistra; a centrocampo Barella, Jorginho e Locatelli al posto di un Verratti ancora non al meglio; il tridente offensivo è invece composto da Berardi (SCOPRI LA STORIA DEL CALABRESE BERARDI DAGLI ESORDI ALLA SERIE A), Immobile e Insigne. In panchina Chiesa e Belotti.

Nella Turchia occhi puntati sugli “italiani” Demiral e Calhanoglu ma sopratutto il bomber Yilmaz. In panchina Under. In tribuna le massime cariche dello Stato, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sugli spalti anche i vertici del calcio italiano ed europeo. Presenti poco meno di 16mila spettatori, nel rispetto delle norme anti Covid e del distanziamento sociale. Tanti i tifosi turchi, circa 3mila sparsi per tutto lo stadio.

Pronti via: i primi 45 minuti bloccati sullo 0-0

Pronti, via e Italia subito pericolosa con Immobile che non trova la porta da posizione defilata, su cross basso dalla destra di Berardi. È la squadra di Mancini a fare la partita, con la Turchia compatta a difesa della propria area di rigore. Si fanno sentire i circa 13mila tifosi italiani sugli spalti dell’Olimpico, non sono da meno le migliaia di turchi che assiepano le tribune. Non è facile trovare spazio nelle strette maglie della difesa turca, gli azzurri poi devono anche stare attenti per evitare le rapide ripartenze di Calhanoglu e compagni.

Poco dopo il quarto d’ora la partita si accende: prima l’Italia protesta per un tocco di mani sospetto in area di un difensore turco su cross di Spinazzola (Var silente). Sulla prosecuzione dell’azione è Insigne ad avere la prima grande occasione della partita, ma il suo destro a giro dopo un uno-due al limite con Berardi termina a lato. Ci prova poi dalla distanza anche Bonucci, il suo destro termina a lato.

Azzurri ancora vicini al gol al 21′ con un colpo di testa di Chiellini su calcio d’angolo, sventa miracolosamente Cakir. E’ soprattutto a sinistra che l’Italia spinge, con l’asse Insigne-Spinazzola che mette in continua crisi la retroguardia turca. Alla mezzora proprio da una iniziativa di Insigne, l’Italia costruisce un’altra azione pericolosa con Berardi che crossa in mezzo dove Immobile di testa manda la palla di poco a lato. Cinque minuti dopo primo vero affondo turco, con Yilmaz che fugge a sinistra e mette la palla in mezzo per un compagno ma Donnarumma sventa in uscita.

Prima dell’intervallo ci provano dalla distanza Insigne e Berardi, ma senza esito. Ancora brividi per un destro rasoterra di Immobile parato a Cakir e una chiusura in area di Chiellini su Yilmaz molto rischiosa. Infine il Var interviene ma non sanziona con il rigore una respinta evidente con il braccio largo di Celik su cross del solito Spinazzola.

La ripresa e il cambio di passo protagonista il calabrese Berardi

Nell’intervallo esce Florenzi, evidentemente non al meglio, ed entra Di Lorenzo. Un cambio anche nella Turchia, dentro l’ex Roma Under per Yazici. Proprio il neo entrato ha subito una buona occasione in contropiede, ma il suo sinistro sul primo palo viene bloccato a terra da Donnarumma. Al 53′ esplode l’Olimpico per il gol dell’Italia: Berardi viene innescato sulla destra, entra in area e sul suo cross basso Demiral commette il più classico degli autogol per impedire ad Immobile di segnare. Determinante l’azione del calciatore del Sassuolo . Vantaggio meritato per gli Azzurri, di fatto alla prima occasione della ripresa.

Sulle ali dell’entusiasmo, Italia subito vicina al raddoppio con Spinazzola fermato da Cakir. Ci provano poi Insigne e Locatelli con due destri a giro, da posizioni diverse, ma senza fortuna. Gli Azzurri non si accontentano e continuano a chiudere la Turchia nella propria metà campo, dopo un bel recupero di Di Lorenzo è ancora Berardi ad avere una palla buona ma il suo sinistro viene deviato da un difensore.

Al 65′ il raddoppio meritato dell’Italia, firmato da Immobile bravo a ribadire in rete una respinta di Cakir su un destro da centro area di Spinazzola. La Turchia è alle corde e al 79′ l’Italia cala il tris con Insigne, bravo a battere con un destro a giro da centro area su assist in profondità di Immobile dopo l’ennesima palla recuperata a metà campo. Nel finale, Mancini concede spazio anche a Cristante, Belotti, Chiesa e Bernardeschi per Locatelli, Immobile, Insigne e Berardi.

Al triplice fischio dell’arbitro, esplode la gioia dell’Olimpico sulle note dell’Inno di Mameli cantato a squarciagola da quasi tutto lo stadio. Son tornate le notti magiche…


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