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Carlos Sainz

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MADRID (SPAGNA) – «Avevo delle aspettative abbastanza alte, mi piace alzare l’asticella il più possibile perché mi spinge a impegnarmi al massimo. Sapevo che sarebbe stata una stagione di adattamento, dura, soprattutto all’inizio, e che la cosa più importante era finire meglio di come avevo iniziato e questo mi è riuscito»

È un bilancio positivo quello che tutto sommato Carlos Sainz fa della sua prima stagione in Ferrari. Il 27enne pilota spagnolo ha chiuso il Mondiale piloti al quinto posto, terminando la stagione anche col podio di Abu Dhabi e facendo meglio anche del compagno di scuderia, Charles Leclerc, per il quale però spende parole al miele in un’intervista ad “As”.

«Ha tutto, è un grande, è bravo in molte cose e molto più lavoratore di quanto la gente pensi. Ha il pacchetto completo: velocità, lavoro e costanza. Dubito che ci siano in giro piloti molto più veloci di lui in Formula Uno. Come sono riuscito a finirgli davanti? Mi sono concentrato su me stesso: quando ho una macchina in cui mi sento a mio agio e trovo lo stile di guida adatto, so essere molto veloce».

Per Sainz il buon rapporto con Leclerc non è così strano vista la competizione che vige nel circus. «All’interno della squadra ci deve essere un bell’ambiente. In F1 c’è sufficiente pressione e competitività che non serve aggiungere un altro peso dentro la tua squadra. Anche io voglio che il team cresca e so che sarà così se i due piloti vanno d’accordo e remano nella stessa direzione. Andare d’accordo col compagno di squadra è nel proprio interesse. Se mi sento sottovalutato dai media? Chi mi deve prendere in considerazione lo fa – replica Sainz – Chiedete a Leclerc o Norris che hanno visto la mia telemetria, i miei dati, o i capi delle scuderie dove ho lavorato. Loro sanno di cosa sono capace e hanno un’alta considerazione di me».

Al pilota spagnolo non piace l’etichetta di semplice “lavoratore”. «Per quanto puoi lavorare, se non hai talento non fai un giro veloce in qualifica. Per questo credo che dietro i miei risultati ci sia soprattutto il talento, il resto ce lo metto col lavoro. Sembra che mi sia fatto la fama di lavoratore, che vado veloce solo perché lavoro. Ma non ti adatti a una macchina così velocemente senza talento».

Sainz non crede che la lotta per il titolo abbia distratto Mercedes e Red Bull dal 2022: «Sono team talmente forti che sono capaci di fare due cose alla volta e saranno di sicuro ancora là davanti. Come immagino la prossima stagione? Ipotizzo due scenari: il primo in cui c’è una squadra che vince con largo vantaggio, il secondo in cui tutto è più equilibrato, che è quello che voglio. Credo che sulla griglia di partenza ci siano 7-8 potenziali campioni del mondo, chi ha la macchina giusta vince il titolo».

Nella sua prima stagione in Ferrari, come era successo al suo arrivo in McLaren, Sainz è stato il primo “degli altri”, considerando i piloti che non corrono in Mercedes o Red Bull. «Non so quale sia il mio contributo in percentuale, sono quattro anni che gareggio con la squadra migliore del resto della griglia e questa statistica mi piace». E sul suo futuro pochi dubbi: «Il rinnovo? Considerando che ho un altro anno di contratto, non ho fretta. Di sicuro oggi non mi vedo in un posto diverso dalla Ferrari, che sia a medio o lungo termine. Sono molto contento qui, dopo ogni gara torno a casa col sorriso e fiero di essere un pilota della Ferrari. E se a questo aggiungete i buoni risultati, credo che non ci sia posto migliore per me di questo».

In collaborazione con Italpress


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