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La Jaguar I-Pace

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ROMA – Jaguar Land Rover ha trovato la maniera per dare una seconda vita alle batterie giunte a fine vita utilizzate dalla Jaguar I-Pace. È il frutto del lavoro svolto dal team di ingegneri della casa del Giaguaro in collaborazione con la Pramac.

Insieme hanno sviluppato un’unità di immagazzinamento dell’energia a zero emissioni, alimentata da batterie esauste del Suv full electric, prese da prototipi e veicoli di prova.

Questo risultato sorprendente, che fa bene all’ambiente, è possibile grazie alla tecnologia sviluppata da Pramac chiamata “Off Grid Battery Energy Storage System (ESS)”, che dispone di celle agli ioni di litio provenienti da batterie Jaguar I-Pace, fornendo energia a zero emissioni dove l’accesso alla rete elettrica è limitato o non disponibile.

Per dimostrare la sua capacità, l’unità ha aiutato Jaguar TCS Racing a prepararsi per il Mondiale di Formula E del 2022 durante i test svolti nel Regno Unito e in Spagna, dove l’energia è servita a far funzionare l’attrezzatura diagnostica del team che analizza le prestazioni in pista delle auto da corsa e per fornire energia ausiliaria al garage dei box Jaguar.

Il test della “Off Grid Battery ESS” da parte di Jaguar TCS Racing, poi, dimostraa il trasferimento ciclico di tecnologia da gara a strada a gara. E l’esperienza di Jaguar TCS Racing ha portato ad avere un aggiornamento software-over-the-air (SOTA) per i clienti di I-Pace che ha fornito un aumento dell’autonomia nel mondo reale fino a 20 chilometri. Sul fronte sportivo, poi, il team del Giaguaro sta valutando ulteriori modi d’uso per la Off Grid Battery ESS intorno al programma della squadra corse che scenderà in pista a Roma il 9 e il 10 aprile.

L’ammiraglia del sistema ESS ha una capacità fino a 125kWh – più che sufficiente per caricare completamente il pluripremiato SUV completamente elettrico I-Pace di Jaguar, o per alimentare una normale casa familiare per una settimana. Caricata dai pannelli solari, l’unità è una soluzione autonoma che consiste in un sistema di batterie collegato a un convertitore bidirezionale e ai relativi sistemi di gestione del controllo.

Disponibili per il noleggio commerciale, le unità sono dotate di connessioni di ricarica per veicoli elettrici (EV) di tipo 2 con controllo dinamico e valutate fino a 22kW AC per consentire la ricarica dei veicoli elettrici.

Regalare una seconda vita per le batterie, dopo che sono state rimosse dai veicoli, poi, permetterà di evitare il riciclaggio prematuro e contribuire a creare una fornitura sicura di materiali rari. Per fare un esempio, la batteria agli ioni di litio da 90 kWh all’avanguardia della Jaguar I-Pace, offre fino a 470 km/ 292 miglia di autonomia (ciclo WLTP), e con 400 CV e 696 Nm di coppia istantanea consente un’accelerazione da 0-60 miglia in soli 4,5 secondi (0-100 km/h in 4,8 secondi).

La batteria è stata sviluppata anche per la durata, per abbinare le sue eccezionali prestazioni ed efficienza, e i clienti I-Pace beneficiano di una garanzia della batteria di 8 anni o 100.000 miglia (160.000 km), durante i quali deve mantenere almeno il 70 per cento di stato di salute. Questa ingegneria avanzata rende perfetta la batteria della I-Pace per applicazioni di seconda e anche terza vita in situazioni di bassa energia, quando la salute della batteria scende al di sotto dei severi requisiti di un veicolo elettrico. Una volta che la batteria arriva alla fine della sua vita utile, è riciclabile al 95%.

Le applicazioni delle batterie al di fuori delle auto sono possibili perchè le batterie di Jaguar Land Rover sono progettate secondo gli standard più elevati e possono quindi essere impiegate in modo sicuro in molteplici situazioni a bassa energia una volta che la salute della batteria scende al di sotto dei severi requisiti necessari per far funzionare un veicolo elettrico.

La fornitura di batterie di seconda vita per applicazioni stazionarie, come lo stoccaggio di energia rinnovabile, potrebbe superare i 200 gigawattora all’anno entro il 2030, creando un valore globale di oltre 30 miliardi di dollari. Una batteria ESS Off Grid sarà anche distribuita al Jaguar Land Rover Experience Centre di Johannesburg, in Sudafrica – il più grande del mondo – per aiutare il sito a far fronte all’erogazione incoerente di energia dalla rete.

Oltre a collaborare con i leader del settore come Pramac, Jaguar TCS Racing ha impegnato il suo futuro a lungo termine nell’era Gen3 della Formula E. Il team aiuterà ulteriormente Jaguar Land Rover a sviluppare nuove tecnologie sostenibili, stabilire nuovi parametri di riferimento nella qualità con i suoi partner e sostenere la rinascita di Jaguar come marchio di lusso completamente elettrico dal 2025.

“Questo annuncio è un grande esempio di come collaboreremo con i leader del settore per realizzare il nostro futuro sostenibile e raggiungere un’economia veramente circolare” ha dichiarato Andrew Whitworth, Battery Manager, Circular Economy Team di Jaguar Land Rover presentando la collaborazione.

«Siamo lieti di lavorare con Pramac per utilizzare le batterie di seconda vita di Jaguar I-PACE per fornire energia portatile a zero emissioni, e sostenere il team Jaguar TCS Racing in questa stagione è stata un’ottima opportunità per dimostrare di cosa sono capaci queste unità».

La validità della soluzione innovativa è sottolineata dal Team Principal di Jaguar TCS Racing James Barclay: «La Formula E è il primo sport a zero emissioni di carbonio al mondo, fin dall’inizio. Jaguar TCS Racing è sempre alla ricerca di migliorare la nostra impronta di carbonio e l’utilizzo del sistema di stoccaggio ci fornisce una soluzione innovativa di energia rinnovabile per i test. Utilizzare batterie Jaguar I-PACE di seconda vita completa questo cerchio sostenibile e riflette il nostro impegno nella missione Race To Innovate del team».

Sul grande apporto dato alla sostenibilità punta il proprio commento Danny Jones, Director Pramac: «Abbiamo avuto il privilegio di lavorare a così stretto contatto con Jaguar Land Rover, che è un partner di enorme sostegno nel nostro viaggio per costruire con successo un prodotto robusto e un caso di business commercialmente fattibile utilizzando moduli EV di seconda vita. Questo porta un nuovo elemento alla storia della sostenibilità come produttore di tecnologia ad alta efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di carbonio. Non vediamo l’ora di continuare il viaggio con Jaguar Land Rover e di fornire soluzioni innovative di infrastrutture di ricarica per sostenere l’elettrificazione dei loro veicoli di classe superiore».

In collaborazione con Italpress

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