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Sanremo 2024, ecco il motto di questo Festival: si balla!
Dopo aver ascoltato tutte e 30 le canzoni in gara appare chiaro quello che il direttore artistico, Amadeus, aveva già preannunciato. Da Emma a Mahmood, da Big Mama ad Annalisa, dai The Kolors a Geolier, gli arrangiamenti “ballabili” hanno predominato. Fra tutte, a colpire, Angelina Mango. E non solo per la sua canzone trascinante ma anche per la sua presenza scenica che – sebbene sia figlia d’arte – ha tenuto il palco (e che palco!) come una veterana.

Tanta allegria dunque, tanti pezzi orecchiabili e coinvolgenti. Persino la tecno è arrivata a Sanremo con Dargen D’Amico. E persino i Ricchi e Poveri – dai quali ci si poteva aspettare più “tradizione” – hanno portato sul palco dell’Ariston un motivetto che entra nella testa e che è destinato a diventare un tormentone. Tanto che Amadeus, durante la loro performance, si è ritrovato in galleria a ballare con il pubblico in piedi.

Non sono ovviamente mancati i pezzi più introspettivi, uno fra tanti quello di Irama, che ha colpito per l’arrangiamento orchestrale e per la sua emozionante interpretazione. Ma anche i Negramaro hanno regalato al pubblico sanremese un’intensa esibizione per il loro ritorno al Festival di Sanremo. E così anche Diodato, che ha richiamato a sé numerosissimi applausi proiettandosi già di diritto – probabilmente anche per come andò l’anno della sua vittoria (Eurovision in piena pandemia; ndr) come rappresentante dell’Italia alla competizione europea.

E il rock? Si può dire che l’unica vera rappresentante sia stata lei: Loredana Bertè, che si è distinta per testo e performance.

Ebbene, tornando a questa edizione del Festival in cui si balla, nonostante sia forse troppo presto, il bilancio dopo questa prima serata è comunque d’obbligo. E possiamo tranquillamente affermare che da questo Festival di Sanremo usciranno tantissimi tormentoni estivi che ci porteremo dietro sicuramente per tutto il 2024.

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