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Jannik Sinner

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Jannik Sinner batte Medvedev in finale e conquista il China Open di Tennis, per l’azzurro il modo migliore per festeggiare il 4 posto mondiale

PECHINO (CINA) – Jannik Sinner ha vinto il titolo del “China Open” (Atp 500 – montepremi 3.633.975 dollari), torneo che si è disputato sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino.

Il 22enne tennista altoatesino, sesta testa di serie, fresco del numero 4 del ranking mondiale raggiunto dopo il successo in semifinale contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, ha battuto in finale il russo Daniil Medvedev, seconda forza del seeding e numero 3 del mondo, in due set, con il punteggio di 7-6(2) 7-6(2), maturato in due ore e 2 minuti di gioco. Per Sinner si tratta del nono trionfo in carriera nel circuito maggiore in dodici finali raggiunte e segue la vittoria all’Atp1000 dello scorso agosto in Canada (LEGGI).

Al settimo tentativo, dopo 6 sconfitte in altrettanti incontri, riesce anche a battere per la prima volta Medvedev sfatando quello che sembrava quasi essere diventato un tabù.

Il primo set

Il primo set è all’insegna dell’equilibrio. Il servizio domina la scena nei primi 4 game e si procede spediti fino al 2-2. Nel quinto gioco, Sinner si salva dal break affidandosi al serve and volley. Sul 4-3 per l’azzurro, è Medvedev a rischiare: l’italiano ha a disposizione due palle break, una grida vendetta perché viene sprecata con uno smash sballato. Medvedev ringrazia, tiene il servizio e rimane a galla. L’azzurro mantiene solidità al servizio, il russo ha raramente bisogno di far ricorso alla seconda palla: l’epilogo al tie-break è inevitabile.

L’equilibrio, all’improvviso, salta. Il campione di Mosca si fa male da solo con un doppio fallo e un errore gratuito, Sinner (3-0) ringrazia e scappa con l’allungo decisivo (5-0) per chiudere 7-2.

Il secondo set

L’azzurro potrebbe mettere la freccia nel terzo game, quando ha a disposizione 2 palle break. Medvedev, che alla battuta non è più impeccabile come in avvio, riesce ad uscire dalle sabbie mobili e ad evitare la fuga del rivale. Chi risponde raccoglie le briciole, si arriva senza sussulti al 5-5.

Nell’undicesimo game, sul 30-30, Medvedev ‘flirta’ con i guai e si deve aggrappare alla seconda per evitare di concedere palle break. Sinner, nell’ultimo turno ordinario di servizio, non trema: ancora tie-break. E ancora una partenza perfetta dell’azzurro, che scappa sul 3-0. Medvedev, però, rifiuta di alzare bandiera bianca (3-2). Tutto inutile: Sinner è un rullo compressore, vola fino al 7-2 e chiude. Il torneo di Pechino è suo.

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