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Fabio Quartararo

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ASSEN (OLANDA) – Tra gioie e mugugni, ad Assen è comunque show Yamaha. La parte sorridente è quella del solito Fabio Quartararo, campione nel Gran Premio di Olanda e sempre più leader della classifica piloti, che vince e festeggia in pista con mazza da golf e imitazione di Khaby Lame, nuovo fenomeno social.

L’altra faccia della medaglia è quella di Maverick Vinales, secondo in gara dopo la pole di sabato ma in attrito con la propria squadra. La vigilia del GP è stata scossa dalle indiscrezioni provenienti della Spagna che parlano di un plausibile divorzio con la Yamaha già al termine del 2021.

Se il team director Jarvis glissa con un “no comment e per fortuna che domani iniziano le vacanze”, l’ad di Aprilia Massimo Rivola non nasconde il proprio interesse: “Certo che mi piacerebbe ma non so se sia sul mercato, ci sono tanti ‘se’ da sistemare”. E in pista, dopo l’ultimo posto del Sachsenring della settimana scorsa, Maverick sperava in qualcosa di più con la partenza dalla prima casella.

E invece, qualcosa è andato storto: “Forse un problema di frizione, ma anche l’incrocio con Quartararo”, ammette il centauro spagnolo, bravo però nel riportarsi sotto e concludere al secondo posto alle spalle dell’imprendibile ‘Diablo’.

Il francese aveva già fatto il vuoto dopo un entusiasmante duello nei primi giri con Bagnaia: Pecco, che la pista di Assen l’ha letteralmente tatuata sul proprio corpo, resiste finché può ma tocca il ‘verde’ qualche volta di troppo e alla fine deve scontare un long lap penalty, accontentandosi del sesto posto finale. Quartararo, invece, non si volta più indietro e nel finale può addirittura permettersi di gestire il proprio fisico..

“Ho avuto un po’ di paura per il braccio, avevo brutte sensazioni – spiega il pilota della Yamaha ufficiale – Non riguarda l’operazione ma un fastidio al tricipite nel week-end, come tutti i piloti: i cambi di direzione su questa pista sono molto difficili”. E se Fabio chiude davanti a tutti stringendo i denti, questo non può far piacere a Johann Zarco, primo inseguitore nella classifica piloti ma distante 34 punti.

Il transalpino è quarto e salva una giornata storta della Ducati, out con Miller (per problemi tecnici) e Martin. Il podio, però, va a Joan Mir. “Non potevo chiedere di più da questa gara – il commento del pilota Suzuki – Volevo chiudere questa parte della stagione in cui abbiamo avuto tante difficoltà, sono punti importanti per partire meglio nella seconda metà”.

Quinta la Ktm di Miguel Oliveira, settimo invece un ottimo Marc Marquez in rimonta dal ventesimo posto iniziale. Dinamica opposta per Valentino Rossi: il Dottore scivola nelle retrovie dopo una cattiva partenza e cade all’ottavo giro, dicendo addio alla gara. L’Italia motociclistica è stata comunque protagonista in Moto3 con il successo di Dennis Foggia e il terzo posto di un super Romano Fenati (nonostante i due long lap), mentre in Moto2 la spunta Raul Fernandez nel solito duello con Remy Gardner, leader della classifica. Ora più di un mese per ricaricare le batterie: si ripartirà dal 6 all’8 agosto per il GP d’Austria al Red Bull Ring.

In collaborazione con Italpress

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