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I giardini di piazza Garibaldi a Bari

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BARI – I figli erano già pronti a preparargli il funerale convinti che il padre fosse morto. E invece lui era fortunatamente vivo e in buona salute, nella sua abitazione del quartiere Libertà. Quasi incredulo quando gli è stato chiesto: «Papà ma non eri morto?».

Detta così sembrerebbe una Novella di Pirandello la storia che arriva da Bari e legata al decesso di lunedì scorso di un uomo trovato senza vita nei giardini di piazza Garibaldi. Adagiato su una panchina per un malore o forse per il troppo freddo, la scena aveva subito fatto pensare al decesso di un senzatetto.

Ma nulla di tutto questo. Scartata questa ipotesi si è risaliti a un uomo benvestito e con le chiavi di casa in tasca, ma semplicemente sprovvisto di documenti di identità.

Un particolare non di poco conto che ha reso complicate le indagini della polizia locale. All’obitorio si sono poi presentati un amico della vittima, che aveva detto di conoscere l’uomo perché ci passava del
tempo a giocare a carte nei giardini, e uno dei due figli. Pronto quindi a celebrare le esequie del genitore. Ma in realtà quello non era affatto suo padre. Suo padre, un 65enne separato, residente anche lui nel
quartiere Libertà, era rimasto a casa e stava tranquillamente al caldo.

Insomma, non si era mai mosso proprio per evitare il freddo di lunedì. A scoprirlo l’altro dei suoi due figli arrivato nella casa paterna per prendere i vestiti da portare in obitorio per ricomporre la salma e iniziare a preparare il funerale. Quando ha varcato la porta ha trovato il genitore al suo posto. Ma soprattutto vivo e vegeto. Facile immaginare lo stupore e l’incredulità. Il figlio si è così subito precipitato all’istituto di Medicina legale per avvisare i sanitari dello scambio di persona, per dire che quello che era stato identificato non era affatto suo padre. E che c’era stato quindi un errore nel riconoscimento della salma da parte di suo fratello e dell’amico dell’uomo.

Una storia che ha davvero dell’incredibile e che la polizia locale ha ricostruito risalendo alla vera identità dell’uomo realmente morto. Si tratta di un 72enne residente al Libertà e che lunedì, forse anche a causa del forte freddo di quelle ore, è stato colpito da un malore.

L’indomani è stata la polizia locale a fare chiarezza sulla sua identità. Una storia di solitudine? Presto per dirlo ma la vicenda ha fatto parlare molto l’intero quartiere. Piazza Garibaldi è una delle aree verdi maggiormente frequentate proprio dai più anziani che passano lì diverse ore giocando a carte o chiacchierando. E che spesso non hanno altri luoghi per poter socializzare. Proprio partendo dalle testimonianze e dai racconti degli abituali frequentatori, si è cercato di risalire alla vera identità
dell’uomo trovato morto sulla panchina.

Notato da alcuni passanti, sono stati subito allertati gli operatori sanitari del 118 ma non è stato possibile fare nulla. Poi da lì lo scambio di identità: l’uomo ritenuto morto in realtà non si era mai spostato dalla sua abitazione e né era stato nei giardini di piazza Garibaldi.

Insomma, una storia davvero che lascia stupiti. Con due risvolti: uno tragico, per un uomo morto in solitudine, e uno quasi tragicomico, con due figli che in poche ore hanno ritrovato il proprio padre al suo
posto. Nella sua abitazione. E forse Luigi Pirandello ci avrebbe davvero scritto un romanzo sulle innumerevoli identità che si possono avere durante le nostre esistenze. Anche solo in una fredda mattina di gennaio passata tranquillamente in casa. Per chi improvvisamente si ritrova a sua insaputa nell’Aldilà e con un funerale quasi pronto.

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