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L'Irccs - Istituto tumori "San Giovanni II" di Bari

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Il primario del reparto di Oncologia medica dell’Irccs di Bari è stato arrestato perché accusato di aver chiesto soldi ai pazienti in cambio di un accorciamento della lista d’attesa per visite mediche

BARI – Avrebbe chiesto soldi ai pazienti, creando una vera e propria sudditanza psicologica, per accorciare le liste d’attesa per prestazioni sanitarie. Per questo Vito Lorusso, 67 anni, primario del reparto di Oncologia medica dell’Irccs – Istituto tumori “San Giovanni II” di Bari è stato arrestato con le accuse di concussione e peculato. L’arresto è avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 12 luglio, in flagranza di reato, mentre stava ricevendo 200 euro da un paziente malato di cancro. Visita che invece il servizio sanitario nazionale garantisce gratuitamente.

“Dove si fa la coda… Io cerco di evitarti ovviamente tutte quelle rotture di palle” sarebbe stata l’ultima frase pronunciata dal medico, prima di essere arrestato. La richiesta di denaro ai pazienti avveniva pressoché quotidianamente. Al momento dell’arresto avrebbe avuto un malore e sarebbe stato condotto in ospedale, prima di essere trasferito nel carcere di Bari

L’indagine era partita dopo la querela di un paziente oncologico (poi deceduto) nei confronti del medico. Le telecamere nascoste con cui il medico è stato monitorato prima dell’arresto, ha spiegato la Procura, confermano la sua condotta illecita.

Un episodio simile a Bari si era già verificato: nel 2021 venne arrestato Giuseppe Rizzi, medico oncologo accusato di concussione e truffa aggravata ai danni dei pazienti.

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