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L'area ex Set, attualmente murata e abbandonata da anni

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I capannoni dell’ex Set, che per quasi due anni hanno ospitato tra il 2014 e il 2016 decine di migranti, saranno abbattuti e al loro posto sorgerà il park and ride di corso Vittorio Veneto che si sposterà dalla sua attuale posizione. Lo prevede l’accordo di programma siglato sin dal 2010 tra Regione, Comune e Ferrotramviaria e che entro un anno potrebbe diventare realtà. Un accordo che mira a modificare radicalmente una zona da sempre abbandonata con la realizzazione di nuovi edifici, giardini e persino una scuola materna. Anche se lo stesso accordo è stato duramente contestato dall’opposizione in Consiglio comunale.

Il progetto prevede la realizzazione di appartamenti, uffici, una scuola materna e un autosilo multipiano tra corso Vittorio Veneto, via Brigata Regina, corso Mazzini, via Napoli e via Ravanas. La nuova variante (passata in Consiglio comunale nel febbraio scorso) pur lasciando alterate le volumetrie complessive a 68mila metri cubi, ha autorizzato l’altezza massima degli otto edifici previsti fino a 29 metri, rispetto ai 21 iniziali. La delibera, che era già stata licenziata in Commissione Urbanistica per poi ricevere il sì nell’aula consiliare con 22 voti favorevoli e 7 contrari (tra cui quelli dei Cinquestelle, della Lega, di Fratelli d’Italia e Forza Italia), prevede anche uno scambio di “aree” per uniformare le zone residenziali e quelle dei servizi, suddivise con una quota rispettivamente del 70 e del 30% e una nuova viabilità, più comoda, sull’adiacente via Anita Garibaldi.

Rispetto all’accordo del 2010, oltre all’altezza dei palazzi (contestata dalle opposizioni che hanno parlato in Consiglio comunale di una «piccola Punta Perotti»), sono state apportate delle ulteriori modifiche. La principale riguarda proprio l’ex Set, un grosso stabilimento appartenente alla Società europea dei trasporti che nel 2014 fu usato per oltre un anno e mezzo per accogliere centinaia di migranti. I quella che era la cosiddetta tendopoli.

Duramente contestata persino da Emergency per le condizioni in cui vivevano decine di persone: qui la Protezione civile aveva allestito anche dei letti e dei bagni chimici ma le condizioni igieniche dell’area erano davvero al limite. Nel 2016, poi, i migranti furono trasferiti e l’ex Set da allora è stato murato. E ora quel capannone sarà abbattuto. Il privato che si occuperà appunto di realizzare gli edifici, le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, dovrà predisporre e mettere in sicurezza l’intera area.

Poi spetterà al Comune effettuare gli interventi per trasferire il park and ride di corso Vittorio Veneto, situato attualmente a pochi metri di distanza, dove invece sorgeranno i palazzi, l’autosilo e la scuola materna, che poi sarà ceduta direttamente al Comune.

Ma quale è il cronoprogramma previsto degli interventi? Il privato dovrà predisporre prima il progetto di urbanizzazioni primarie, ossia la conduttura fognaria, le strade, l’impianto di illuminazione. Tutte opere che poi passeranno nella gestione del Comune. Il progetto sarà validato dalla ripartizione Urbanistica e successivamente si procederà con la stipula della convenzione, che prevede la realizzazione dell’intero lavoro – quindi edifici, scuola, verde, autosilo – entro dieci anni.

Ma i tempi, con ogni probabilità, saranno ridotti.
«Crediamo – spiegano dall’amministrazione comunale – che le opere possano cominciare ad essere cantierizzate già dal prossimo anno». Tutta la zona, negli ultimi tempi, sta registrando un certo boom edilizio, complice probabilmente anche il superbonus del 110%. In aree per decenni abbandonate a loro stesse, oggi stanno sorgendo edifici residenziali: già due sono le costruzioni in fase di realizzazione a pochi metri di distanza proprio dall’ex Set.

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