X
<
>

La raccolta di beni da inviare in Ucraina

Condividi:
2 minuti per la lettura

Un tentativo di furto fallito. Un puro atto vandalici o ritorsivo. Indagano i carabinieri si ciò che è accaduto la notte di domenica, quando sono state distrutte le vetrine di un mobilificio di via Giulio Petroni, nel quartiere Carrassi di Bari.

La matrice politica sembra potersi escludere nonostante proprio i locali del negozio preso di mira siano stati messi a disposizione della comunità ucraina e dell’associazione italo – ucraina, per la raccolta di cibo, indumenti, coperte, medicine e altri beni di prima necessità destinati a supportare la popolazione assediata dalle truppe dell’esercito russo. Il primo carico organizzato dall’associazione italo – ucraina di Puglia e Basilicata è partito nel pomeriggio di ieri su un bus diretto alla città di Lepoli.

“Ringraziamo tutte le persone che ci stanno dando una mano – racconta la presidente dell’associazione, Olena Balan – perché ogni aiuto è prezioso. Nella nostra sede non c’era spazio per raccogliere i pacchi da inviare e così abbiamo avuto l’appoggio di questo negozio di baresi. Ci spiace per ciò che è accaduto”.

Gli autori del danneggiamento sono fuggiti senza portare via nulla, forse per il rumore causato in piena notte e per la paura di essere visti, visto che sono intervenuti subito i carabinieri che hanno poi avvertito i responsabili dell’associazione. La gara di solidarietà era partita immediatamente con decine di adesioni.

È bastato un annuncio social divenuto virale, un vero e proprio tam tam sulla rete, che ha permesso di preparare il primo carico da spedire sul territorio afflitto dalla guerra.

“Esprimo la più ferma condanna per l’atto vandalico – ha spiegato in serata l’assessore regionale al Welfare Rosa Barone – , per fortuna, all’interno del negozio, non ci sono stati danni ingenti e non è stato portato via niente di quanto raccolto grazie alla generosità di centinaia di cittadini, ma resta la gravità di un simile episodio in un momento così drammatico. Auspico che i responsabili di questo gesto incivile vengano al più presto individuati dalle forze dell’ordine”.

Proprio sugli appelli circolati in queste ore sui social è voluta intervenire l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Bari, Francesca Bottalico, provando a mettere ordine sulle iniziative.

«L’amministrazione comunale ha deciso di attivare una campagna di raccolta di beni di prima necessità – spiega in una nota – e che, per raggiungere il massimo risultato, ha chiesto indicazioni al Consolato ucraino a Napoli sulla tipologia di beni e sulle modalità di consegna alla popolazione. Non appena ottenute indicazioni certe dal Consolato, sarà cura dell’amministrazione comunale comunicarle ai cittadini baresi per organizzare al meglio la raccolta. Sono ore concitate – conclude – in cui moltissimi cittadini e cittadine si stanno mobilitando per aiutare il popolo ucraino, così come Federfarma e l’Ordine dei medici».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE