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Il taglio del nastro

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Con quasi due anni di ritardo sul cronoprogramma, anche a causa dei rallentamenti dovuti al Covid, è stato finalmente aperto ieri mattina il nuovo mercato coperto “Santa Chiara” a Japigia. Un’opera da oltre 3 milioni e 400mila euro, composta da 72 box, un’area scoperta di 1.800 metri quadrati, parcheggi (considerati però non sufficienti dai residenti) e servizi igienici.

A tagliare il nastro il sindaco Antonio Decaro, l’assessore allo Sviluppo economico Carla Palone e il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti, circondati da decine di persone, clienti e operatori mercatali che attendevano da tempo questo momento. Con l’apertura del mercato di ieri, non ci saranno più bancarelle per strada in città.

«Il mercato è per la città una casa – ha commentato Antonio Decaro all’apertura della nuova piazza coperta di Japigia -. Non è un caso che utilizzi questa metafora, perché in questi giorni ho visto gli operatori allestire i propri spazi insieme alle loro famiglie con la cura e l’amore che si riserva alle proprie case. Il mercato è anche una casa per i cittadini, che qui trovano prodotti genuini e tanti volti amici.

Oggi abbiamo restituito dignità a questi lavoratori che per anni hanno fatto tanti sacrifici portando ogni giorno la loro attività per strada e contemporaneamente abbiamo restituito via Pitagora ai residenti che per troppo tempo hanno vissuto i disagi che la presenza di un mercato su strada comporta». I lavori sono cominciati nel novembre del 2018 e dovevano terminare nel giro di un anno, ma a causa di una serie di intoppi burocratici e anche del rallentamento causato dal Covid, si sono protratti per altri due anni.

«Non abbiamo mai mollato – dichiara Decaro – e, grazie al lavoro e alla determinazione degli uffici comunali, oggi abbiamo avviato una nuova storia per questi lavoratori e per questo quartiere».

«Dopo oltre quaranta anni diamo una nuova casa, sicura, pulita e accogliente, agli operatori del quartiere e a tutti i cittadini – ha detto Carla Palone -. La nostra relazione con i mercatali di Bari è solida, leale e costruttiva: desidero ringraziarli uno ad uno per il lavoro che svolgono, ogni giorno, proponendo prodotti di qualità a prezzi accessibili a tutti. Nella Bari post pandemia, vogliamo esplorare nuovi ruoli per i mercati coperti della città: non solo spazi di vendita, ma luoghi di aggregazione, socialità e cultura. Una sfida, importante e bellissima, che affronteremo insieme».

Con l’apertura del mercato di Santa Chiara non si terrà più quello in strada a Japigia che per circa 50 anni ha rappresentato «una spina nel fianco dei residenti», come ha dichiarato il presidente del Municipio Leonetti. Tanti erano i disagi che gli abitanti della zona erano costretti a subire: dalle aiuole occupate dai banconi e dai camioncini fino al cattivo odore provocato dai rifiuti, soprattutto gli scarti di pesce, gettati nei tombini.
Soddisfatti, ieri mattina, gli stessi operatori mercatali che hanno aperto i loro nuovissimi box a decine di clienti accorsi durante la prima giornata di vendita al coperto.

«Abbiamo grandi aspettative – raccontano i venditori – siamo soddisfatti di questa struttura, per noi che abbiamo lavorato per anni in strada, questo rappresenta un momento storico ed è una grande soddisfazione». Quella di ieri è stata una grande festa per tutto il quartiere e non solo. Non sono mancati momenti di commozione da parte dello stesso sindaco, che non ha lesinato abbracci, rigorosamente con la mascherina, e selfie.

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