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Foto: pagina Facebook "CGIL Bari"

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Sono circa 500, secondo gli organizzatori, i manifestanti del Fridays for Future tenutosi a Bari questa mattina. Sono soprattutto studenti, arrivati nel capoluogo da ogni provincia della Puglia per la manifestazione che, notoriamente di venerdì, porta in piazza e nelle strade delle città i cittadini, soprattutto giovani e giovanissimi, a manifestare in difesa dell’ambiente.

«Pagherete caro, pagherete tutto», è uno degli slogan urlati durante il corteo partito da piazza Cesare Battisti per raggiungere il parco Rossani dov’era stata promossa la giornata dell’arte. A Conversano, nell’anfiteatro comunale, è stato organizzato un sit-in.

«Tentano di aprire inceneritori a Bari e riattivare centrali a carbone a Brindisi», spiegano i manifestanti, secondo quanto riporta l’Ansa. «Nelle scuole – proseguono – i presidi pretendono un abbassamento delle temperature nelle classi per tutelare gli interessi della grande finanza e delle multinazionali che inquinano. Non è colpevolizzando l’individuo che si risolve il problema del riscaldamento globale, ma organizzandosi e lottando collettivamente contro questo modello economico e produttivo».

In piazza anche la CGIL Bari, a sostegno della manifestazione. “CGIL Bari sostiene l’iniziativa di Fridays For Future Bari in occasione del “Global Climate Strike” – scrivono sulla pagina facebook – un evento di formazione e sensibilizzazione riguardo la lotta alla crisi climatica, tornando a richiamare l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza attorno ad un tema che diviene di anno in anno più emergenziale”.

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