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Una immagine del progetto «Costa Sud»

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Due grandi opere infrastrutturali che cambieranno il volto di Bari entro il 2026: da una parte il nodo ferroviario e la ricucitura del centro città con tre quartieri, attraverso la realizzazione di un grande parco. Dall’altra, il restyling di tutto il litorale a sud della città, dalla spiaggia di Pane e pomodoro sino a San Giorgio. Sono i due interventi finanziati con i soldi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che permetteranno al capoluogo pugliese di fare un salto di qualità.

Per il progetto «Costa sud» sono a disposizione 75 milioni di euro che riqualificare le aree collocate a sud-est della città, una vasta zona in parte degradata e poco fruibile. Con i fondi europei, adesso, verrà realizzato un parco costiero lungo sei chilometri che «coprirà» la linea ferroviaria tornando finalmente a unire due quartieri, quello di Madonnella e Japigia. Il progetto preliminare è già stato approvato, l’anno prossimo dovrebbe arrivare il via libera al progetto esecutivo finale, mentre il cantiere dovrebbe iniziare nel 2023 per chiudersi entro il 2026, ma si punta a farlo prima.

Il progetto prevede, tra le altre cose, un’unica lunga spiaggia da Pane e Pomodoro a Torre Quetta, circa tre chilometri; un parco sul mare attrezzato con diversi spazi per il fitness, playground dedicati agli sport sulla sabbia, campi da paddle, grandi pontili su cui prendere il sole; e un percorso dedicato a passeggiate e corse a piedi o in bicicletta. Poi, come detto, c’è il nodo ferroviario, 100 milioni per dare vita alla progettazione firmata dall’archistar Massimiliano Fuksas: la prima riunione è in programma già oggi, i tecnici del Comune e di Rete Ferroviaria Italiana si siederanno a un tavolo per fare il punto sulle procedure che dovranno portare alla realizzazione del «Nodo verde» che coprirà i binari e unirà due parti della città.

Nel 2017 il progetto di Fuksas ha vinto il concorso internazionale di idee e il punto di partenza sarà proprio quello: i binari saranno coperti da un enorme parco di 70 ettari, tre chilometri di viali alberati e piste ciclabili che cambieranno la fisionomia di una delle parti più importanti della città. L’area verde nascerà su una superficie rialzata, al di sopra dei binari, attraverserà la città e unirà il centro a tre quartieri: San Pasquale, Carrassi e Poggiofranco.

Specie autoctone, terrazzamenti, attraversamenti con pendenze molto basse caratterizzeranno quello che Fuksas ha definito un’area simile al Central Park di New York. Scale mobili, ascensori panoramici collegheranno la stazione al polmone verde. La Puglia, complessivamente, ha visto il finanziamento di 21 progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica, per un totale di quasi 400 milioni di euro.

Sempre a Bari, poi, sarà finanziato il progetto «Made in San Pio» che prevede la demolizione degli orrendi edifici commerciali abbandonati, la riqualificazione energetica degli immobili e l’aumento della dotazione di alloggi sociali, grazie alla costruzione di nuovi appartamenti di edilizia residenziale pubblica.

Nell’area metropolitana di Bari sono stati approvati tre progetti che coinvolgono 39 Comuni: «Abitare i borghi: luoghi dell’acqua e della cultura» per il recupero di 53 immobili dismessi e nuovi servizi per la comunità in aree degradate; «Nuova ecologia dell’abitare» per il recupero 12 alloggi comunali e 107 di Arca Puglia, la riqualificazione di un complesso scolastico e di un trullo; «GenerAzioni urbane» per il recupero di edifici dismessi (63 alloggi comunali e 675 di Arca Puglia), orti urbani e giardini di quartiere.

Sempre in provincia di Bari, ad Altamura, saranno finanziati tre progetti per la riqualificazione di piazze, il recupero edifici storici come l’ex palazzo dell’Acquedotto da adibire a Hub di formazione digitale, l’ex Monastero del soccorso da adibire a housing sociale e botteghe artigiane e l’ex Convento dei Cappuccini. Nella Bat, ad Andria i fondi consentiranno la realizzazione di un sistema edilizio a destinazione residenziale pubblico e di servizio in corrispondenza dell’area della nuova stazione ferroviaria di Andria Nord.

Il progetto di Trani prevede invece il recupero edilizio dell’ex Macello comunale, per realizzare alloggi e servizi co-housing, oltre alla valorizzazione della fascia costiera con un nuovo parco attrezzato e un percorso ciclopedonale. Nel Foggiano «Il mosaico di San Severo» riguarda la realizzazione di un percorso ciclopedonale green e la realizzazione di un contenitore sociale. Per Taranto è stato approvato il progetto «RInaTA Paolo VI. Rigenerare e Naturalizzare il quartiere Paolo VI di Taranto», con il recupero e l’efficientamento energetico di 96 alloggi e la riqualificazione degli spazi pubblici con orti urbani, serre e percorsi ciclopedonali.

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