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La stazione di Bari

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Una vera e propria ricucitura urbana e sociale tra le zone della città separate dal fascio di binari. In un’area di circa 160mila metri quadrati che parte da piazza Moro e scavalca tutto il fascio ferroviario compreso tra corso Italia e via Capruzzi sull’asse nord-sud e da corso Italia a via Eritrea sull’asse ovest- est. Partendo dal recupero di tutto ciò che è dismesso. Si avvicina a Bari la partenza del Nodo verde, l’ampio progetto di riqualificazione redatto dall’archistar Massimiliano Fuksas per ripensare tutta l’area attorno alla stazione centrale.

Dopo il via libera nell’estate 2021 del governo all’ammissibilità ai fondi del Pnrr – Bari ha chiesto e ottenuto 100 milioni di euro nell’ambito del Pinqua, il programma per la qualità dell’abitare – ora si arriva alla fase più pratica. Quella degli accordi tra tutti i soggetti in campo.

Regione Puglia, Comune di Bari, FS Sistemi urbani srl, Rete ferroviaria italiana spa e Grandi stazioni rail spa stanno firmando un accordo per “l’attuazione degli interventi di riqualificazione della stazione ferroviaria di Bari centrale e del suo ambito di inserimento”, in continuità con gli impegni assunti con la sottoscrizione del protocollo siglato nell’aprile del 2021.

Con questo accordo verranno in pratica disciplinate competenze e ruoli per garantire piena compatibilità dell’opera, sia in fase di realizzazione che di conduzione, con le esigenze infrastrutturali e funzionali del sistema ferroviario e a garanzia del rispetto delle tempistiche di realizzazione e dei reali costi dell’intervento.

A darne notizia è l’assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia: «Si tratta di un ricco e complesso programma di riqualificazione che, puntando sul decoro urbano, sulla realizzazione di nuovi spazi verdi e nuove strutture, sul recupero di aree ferroviarie dismesse, garantirà il pieno sviluppo della stazione di Bari centrale come nodo trasportistico nell’ambito del sistema di mobilità metropolitano e regionale e come polo di attrazione dei servizi connessi non solo alle esigenze dei viaggiatori».

Una stazione che già lo scorso anno si è rifatta il look con nuovi sottopassi, scale mobili e servizi che mettono in rete i diversi gestori ferroviari e che rendono lo scalo più moderno e maggiormente a misura di passeggero.

«La stazione di Bari centrale diventerà un nodo verde della città grazie alla realizzazione di un parco urbano – sottolinea ancora l’assessore Maurodinoia -, ma anche un hub della mobilità, polo di servizi integrato per i cittadini. Si concretizzerà, così, il concetto di stazione come spazio vitale e di socialità, al centro di una città connessa, vivibile ed ecosostenibile».

Nel progetto è prevista la creazione della nuova stazione e della collina artificiale che scavalca il fascio di binari. In sostanza si aumenta l’impronta di verde con nuovi flussi di mobilità pedonale e ciclabile in linea con il vicino parco della ex Caserma Rossani, da un lato, e la storica piazza Umberto dall’altro.

In una sorta di tappeto verde tra il centro Murattiano e i quartieri oltre la stazione, Carrassi e Picone. Nel secondo e terzo stralcio è prevista la creazione di due parchi pubblici, il primo dalla nuova stazione fino a via Quintino Sella e il secondo da via Quintino Sella a via Eritrea. Rfi completerà il progetto con un intervento aggiuntivo di 30 milioni di euro.

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