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«Congelato» il Documento strategico per il commercio. Lo annuncia, in serata, Savino Montaruli, Michele Giannelli, Oronzo Console e Michele Citarella sulla pagina social di Casambulanti, al termine dell’incontro con il sindaco di Bari Antonio Decaro. «Ora si apre il tavolo di concertazione con gli operatori – aggiungono i rappresentanti di categoria – Era ciò che avevamo chiesto».

Il colpo di di scena arriva a poche ore dalla seduta del consiglio comunale – ieri in prima convocazione, oggi in seconda -, dopo un incontro a Palazzo di città con il primo cittadino, che aveva chiamato il presidente di CasAmbulanti Italia, Savino Montaruli, invitandola a un incontro presso Palazzo di Città programmato in concomitanza con la prima convocazione del consiglio comunale di ieri. Una telefonata «come al solito molto cordiale» aveva fatto sapere Montaruli, confermando «la presenza della Delegazione formata dai rappresentanti del sodalizio di Bari».

Un incontro, in realtà chiesto da tempo da CasAmbulanti per discutere delle eventuali modifiche da apportare al Documento strategico del Commercio tanto criticato in queste ultime settimane e giudicato da più parti «incompleto, insufficiente, carente e persino dannoso per le piccole imprese baresi».

Ma mai avvenuto. Tanto che le associazioni di categoria, già nelle scorse settimane, appreso della convocazione de Consiglio con all’ordine del giorno l’approvazione del Documento strategico, si erano infuriate, organizzando, alla stessa ora della seduta, un sit-in proprio ai piedi di Palazzo di città affinché l’amministrazione comunale desistesse dall’approvazione di quel piano «mai concertato, assente dei pareri obbligatori delle associazioni di categoria, senza alcuna previsione di sviluppo e di risoluzione delle innumerevoli problematiche che stanno sotterrando piccoli negozi e mercati e con clausole addirittura illegittime, come divieti contra legem a favore della grande distribuzione, penalizzando i mercati e quel piccolo commercio che era il valore aggiunto di una storia straordinaria che rappresentava l’identità del commercio barese». Un piano che, secondo gli operatori del piccolo commercio e degli ambulanti in particolare, rappresenterebbe uno «sfacelo che andrebbe assolutamente evitato».

Il Documento strategico del commercio, peraltro, aveva anche subìto l’onta della bocciatura in Commissione Bilancio. «Un piano senza coraggio, senza visione prospettica e che lascia irrisolti tutti i principali problemi di commercianti e cittadini – aveva accusato il vice presidente del consiglio comunale Fabio Romito -. Bari è una città che ha sempre vissuto di commercio, per questo non possiamo che respingere un documento senza anima e senza alcuna prospettiva».

«Questo è un non documento, manca principalmente di strategia e contenuto – aveva aggiunto Italo Carelli -. Rappresenta plasticamente la sciatteria e superficialità con cui “lavora” questa amministrazione».
Ora, dopo l’esito dell’incontro a Palazzo di città tra Decaro e CasAmbulanti, si rimette tutto in discussione. Quantomeno si avvia un confronto tra le parti per arrivare a un’intesa che non scontenti nessuno.

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