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La bottega del gusto “B89” al quartiere Libertà

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Come sempre hanno agito in incognito. Spacciandosi per normali clienti. E lui, il titolare di questa bottega, li avrà inconsapevolmente presi per la gola e il palato. O colpiti con la cortesia e la pulizia del suo locale. Senza mai immaginare di avere al di là del bancone una giuria che, qualche mese dopo, gli avrebbe recapitato una bella notizia: «Lei è ancora una volta nella nostra rivista specializzata».

Il giovane titolare Luca Bratta

È una storia di riscatto giovanile e per il piccolo commercio quella che arriva dal quartiere Libertà di Bari. E precisamente da via Crisanzio dove c’è un giovane, il 32enne Luca Bratta, che per la quarta volta è entrato di diritto nel paradiso dell’enogastronomia italiana. «È il mio personale poker». Ancora una volta la sua bottega B89, nota per salumi, formaggi ricercati, confetture e prodotti a marchio Dop è finita nel Golosario 2022, la pubblicazione che ogni anno certifica su scala nazionale le migliori botteghe e boutique del gusto sparse per l’Italia. Diventando una sorta di bibbia per turisti o semplicemente amanti del settore, quelli che non vogliono perdere una solo tappa di un tour immerso tra i prodotti e le eccellenze enogastronomiche del Paese.

«Sono davvero felice per l’ambito riconoscimento» dice questo giovane imprenditore che dieci anni fa decise di aprire proprio qui, a due passi dal Redentore e in una zona abbastanza calda sul fronte sociale, la sua attività. Sfidando tutto e tutti, specie la grande distribuzione. «A dimostrazione – dice – che le piccole botteghe, le attività a conduzione familiare e i negozi di vicinato sono il vero tessuto della nostra economia locale. Quando ho aperto la mia attività ho voluto dimostrare, anche ai miei coetanei, che i lavori di un tempo come l’artigiano o il salumiere servono ancora. Siamo noi a tramandare gli antichi mestieri e i sapori di un tempo che oggi, purtroppo, stanno sparendo dal mercato».

Una bella soddisfazione che arriva però in un generale contesto urbano di crisi. «Mi spiace – dice ancora Bratta – che il quartiere Libertà stia morendo sul fronte del commercio. Nella mia zona, ma anche in altre, sono tantissime le serrande abbassate. E questo è davvero un problema per far ripartire il quartiere. Noi piccoli commercianti ci stiamo inventando ogni tipo di iniziativa per attirare i clienti e far rivivere le nostre strade. Ma ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni».

Bratta infatti è tra i promotori con altri cittadini del quartiere degli addobbi in piazza Redentore, dei palloncini a forma di cuore appesi agli alberi per San Valentino. «Io in questa piazza (pedonale da qualche anno, ndr) avrei voluto anche mettere dei tavolini, delle sedie ma la burocrazia ci uccide. A Bari è più facile mettere tavolini e sedie nel centro storico che non negli altri quartieri. Lì ogni sottano diventa subito un locale per la somministrazione, da noi invece ci vogliano permessi, doppi bagni e autorizzazioni varie anche solo per servire a un tavolino dei panini».

«Noi qui al Libertà – conclude questo giovane commerciante – vogliamo solo lavorare e valorizzare le nostre bellezze. Anche qui c’è un patrimonio storico e artistico da valorizzare». E quindi non solo enogastronomico.

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