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OSTUNI – Si era nascosto in un trullo isolato nelle campagne tra Ostuni e Cisternino il latitante Cosimo Lamendola, insieme al figlio Gianluca elemento di vertice dell’associazione mafiosa del territorio.

L’uomo è stato rintracciato ieri pomeriggio dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, che hanno fatto irruzione nella struttura e l’hanno arrestato.

L’uomo era sfuggito lo scorso 18 luglio all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti suoi e di altre 21 persone indagate per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali, estorsione, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio ed autoriciclaggio, tutti aggravati dal metodo mafioso, produzione, coltivazione, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

Un altro latitante, il 49enne Rosario Cantanna, era stato intercettato e arrestato dalla polizia tedesca lo scorso 21 settembre a Schwulper.

Insieme a Cosimo Lamendola è stata arrestata ieri una donna che aveva funzioni di vivandiera, e al momento dell’irruzione stava preparando il pranzo al ricercato. I due sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Lecce e la donna dovrà rispondere di favoreggiamento personale. All’interno del nascondiglio sono state rinvenute diverse parrucche da uomo.

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