X
<
>

Gli alloggi popolari di via Cascia nel quartiere di Santa Rita

Condividi:
3 minuti per la lettura

Non è un sospiro di sollievo per le centinaia di famiglie che si trovano da anni a vivere in ambienti a volte angusti, freddi e con pareti ricoperte da muffa. Ma per ora è una speranza. Quella di 27 milioni di euro ai quali il Comune ambisce, per risanare le case popolari di sua proprietà. La giunta comunale, su proposta dell’assessore al Patrimonio e all’Edilizia residenziale pubblica Vito Lacoppola, ha approvato una serie di delibere contenenti progetti di riqualificazione ed efficientamento energetico per 731 alloggi di edilizia pubblica, suddivisi in 45 edifici nei quartieri Torre a mare, Santa Rita e San Paolo.

Progetti che sono stati candidati al bando regionale “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, per un finanziamento complessivo di 27.545.000 euro. L’obiettivo di questa misura, che si basa sui fondi Pnrr, è di sostenere programmi di intervento sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica attraverso opere utili a migliorare la sicurezza sismica, l’efficienza energetica degli edifici e la razionalizzazione degli spazi residenziali, nonché la riqualificazione degli spazi pubblici di pertinenza degli immobili, oltre che incidere in modo significativo sulla condizione sociale degli assegnatari degli alloggi.

Secondo le progettazioni presentate e approvate dalla giunta, entro il 2026 sugli edifici selezionati in via Fenicia a Torre a Mare e in strada Castelluccio nel quartiere San Paolo, saranno realizzati interventi di valutazione e verifica di sicurezza sismica ed efficientamento energetico quali la sostituzione di infissi esterni, la sostituzione delle caldaie, il rifacimento dei lastrici solari, la realizzazione del cappotto termico, nonché la razionalizzazione degli spazi interni agli alloggi e la riqualificazione delle aree esterne pertinenziali.

Mentre i progetti candidati per il quartiere Santa Rita, nelle vie Cascia, Roccaporena, dello Scoglio e del Monastero, riguardano interventi di valutazione e verifica della sicurezza sismica, di efficientamento energetico (sostituzione delle caldaie, rifacimento degli impianti elettrici, rifacimento dei lastrici solari, cappotto termico e razionalizzazione degli spazi interni agli alloggi). Nello stesso quartiere sono previsti anche lavori per la riqualificazione delle aree esterne pertinenziali e la sostituzione degli infissi degli edifici Erp comunali, già finanziati per il Comune di Bari, per un importo di 15 milioni di euro dal bando Qualità dell’abitare.

«Se i progetti dovessero essere tutti accettati e ammessi a finanziamento, sommando queste risorse con i trenta milioni già ricevuti per Santa Rita e San Pio – spiega l’assessore Lacoppola – il Comune di Bari sarebbe in grado di avviare il più grande piano di riqualificazione e efficientamento sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica degli ultimi anni.

Questo – continua l’assessore – per noi non è solo un programma di manutenzioni, seppur necessario sugli edifici pubblici, ma un investimento sulla qualità della vita dei residenti degli alloggi popolari attraverso un massiccio intervento sull’efficientamento energetico delle case e degli edifici, che si traduce anche in infrastrutture più moderne, meno immissioni nocive nell’atmosfera, un’aria più salubre, più spazi verdi nelle aree di pertinenza degli edifici e un patrimonio pubblico di maggior valore, che ci auguriamo determini negli inquilini maggiore rispetto per tutto il contesto abitativo».

Questi interventi non riguardano però le case popolari di proprietà dell’Arca, ma solo quelle di proprietà comunale. Per le altre l’Arca ha istituito una squadra ad hoc per provvedere alle manutenzioni ordinarie, anche se gli interventi che si sono accumulati negli anni sono davvero tanti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE