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IN ATTESA che le verifiche delle Asl e della Regione vengano portate a termine, in Puglia ci sarebbero ancora 7.012 dipendenti scolastici e 9mila operatori sanitari in servizio ma non vaccinati contro il Covid. Questi sono i numeri ufficiali messi nero su bianco nel report settimanale del governo, anche se nei giorni scorsi il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha comunicato che gli operatori della sanità non immunizzati sono circa 5mila, di cui 900 medici. Un dato, forse, che subirà un’altra «scrematura», visto che potrebbero esserci stati degli errori “tecnici” durante il primo controllo informatico.

Quel che è certo, però, è che nell’epoca del green pass obbligatorio per sedersi al ristorante o salire su un mezzo pubblico e, a breve, anche per lavorare in una fabbrica, in Puglia ci sono negli ospedali, negli studi medici, negli ambulatori pubblici o privati, e forse nelle farmacie operatori della sanità non vaccinati contro il Covid.

Eppure da ormai tre mesi c’è una legge dello Stato che stabilisce che «fino alla completa attuazione del piano strategico vaccinale, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, gli operatori sanitari che svolgono attività presso strutture sanitarie, sociosanitarie, farmacie e studi professionali sono obbligati a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19, a meno di specifiche condizioni cliniche documentate.

La vaccinazione costituisce requisito essenziale all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati». Tre mesi dopo la norma è pressocché inattuata in alcuni casi, forse in migliaia di casi, stando al report del governo e ai numeri forniti dalla stessa Regione. A parte qualche provvedimento adottato dall’Asl di Brindisi, tutte le altre aziende sanitarie, a cominciare da quella di Bari, e gli ospedali non hanno adottato provvedimenti di sospensione e sanzioni nei confronti dei dipendenti non in regola con una legge statale. Gli Ordini dei medici provinciali chiedono alla Regione le liste dei loro iscritti non vaccinati per «una questione di trasparenza nei confronti dei cittadini e per avviare i provvedimenti disciplinari». Ma, al momento, tutto tace.

Stesso discorso vale per la scuola: in 7mila, sempre secondo il monitoraggio della struttura commissariale, non sarebbero immunizzati nonostante l’obbligo del green pass. Venerdì, intanto, il dipartimento Salute della Regione Puglia ha chiesto, attraverso una circolare interna, ai direttori delle Asl e degli ospedali di trasmettere entro lunedì 20 settembre alle 12 il numero di certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti Covid rilasciato dai medici vaccinatori durante la campagna. La richiesta è stata fatta dopo che la struttura commissariale nazionale ha girato analoga domanda alle Regioni.

La Puglia è prima in Italia per copertura tra gli over 50 e seconda tra i più giovani, gli adolescenti tra i 12 e 15 anni. Secondo il report settimanale del governo, infatti, il 63,39% dei ragazzini ha ricevuto almeno la prima dose, fa meglio solamente la Sardegna con il 65,71%, mentre la media italiana è del 55%. Sono 97.915 complessivamente i giovani tra 12 e 15 anni immunizzati in Puglia. Sono 5.675.383 le dosi di vaccino somministrate in tutto, l’88,7% di quelle consegnate dal commissario nazionale per l’emergenza, cioè 6.396.328.

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