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Fiale di vaccino

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Negli ospedali e nelle Asl pugliesi ci sono 464 operatori sanitari e dipendenti non vaccinati ma di questi solamente 185, meno della metà, sono stati sospesi dal servizio senza stipendio come prevede una legge statale. E’ quanto è emerso ieri durante le audizioni in III commissione consiliare Sanità dei direttori generali delle Asl, degli Ircss e delle strutture ospedaliere private convenzionate «Casa sollievo della sofferenza», «Miulli» e «Panico», convocata per avere il quadro della situazione vaccinale del personale e degli eventuali provvedimenti presi.

Nell’Asl Bari sono 83 i non vaccinati, di cui 63 sono infermieri, medici, fisioterapisti, logopedisti; Nella Bat i non vaccinati risultano essere 37; nell’Asl di Lecce sono 131 suddivisi tra 95 infermieri, 15 medici, un farmacista, 3 psicologi, e poi tecnici di laboratorio, ostetriche, assistenti sociali, operatori amministrativi; nella Asl di Foggia i non vaccinati sono 22, di cui 20 sono operatori sanitari. Solo in due (un infermiere e un addetto al comparto) sono stati sospesi.

Per quanto riguarda l’Asl di Taranto, 74 non sono vaccinati e 64 i sospesi, Infine, nell’Asl di Brindisi 33 non immunizzati contro il Covid. A questi si aggiungono 89 non vaccinati del Policlinico di Bari, di cui 46 operatori sanitari; 26 al Miulli di Acquaviva delle Fonti; 49 alla Casa Sollievo della Sofferenza e 21 al «Panico» di Tricase. «A nessuno – lamenta il consigliere regionale del Pd, Fabiano Amati – è stata però irrogata la sanzione pecuniaria prevista dalla legge regionale fino a un massimo di 5mila euro e ciò rappresenta una grave omissione. Ricordo ai direttori generali che esiste una legge regionale dello scorso febbraio e una legge nazionale approvata nell’aprile successivo, oltre che recenti sentenze del giudice amministrativo che hanno chiuso definitivamente le disquisizioni dottrinali».

«Nella Asl di Bari – aggiunge – su una platea di 83 non vaccinati, 63 sono personale sanitario. Per 60 (25 infermieri, 2 medici e altri tra fisioterapisti, logopedisti) sono già stati attuati i provvedimenti di sospensione. Per gli altri si sta procedendo alla valutazione delle richieste di esenzione. In nessun caso è stata irrogata la sanzione pecuniaria prevista dalla legge regionale. Nella Asl Bat i non vaccinati sono 37. Di questi sono stati già sospesi 21 operatori sanitari, tra i quali 12 infermieri, 4 medici, un farmacista e poi ostetriche, Oss e un ausiliario.

Anche in questo caso nessuna sanzione pecuniaria». Tra i 22 non vaccinati di Foggia nessuno è stato sospeso. A Brindisi, 18 i provvedimenti di sospensione su 33 non immunizzati. Dal Policlinico di Bari è stato riferito in Commissione che vi sono, nella platea di dipendenti, 89 non vaccinati di cui 46 operatori sanitari ma non si sarebbe proceduto alla sospensione perché dalla Asl non avrebbero inviato l’elenco che consentisse di poter valutare eventuali esenzioni così da evitare di emanare provvedimenti che sarebbero ovviamente impugnabili.

Ma dalla Asl di Bari hanno immediatamente inviato la lettera che attesta invece l’invio di quell’elenco. «Ricordo a tutti i direttori generali che l’applicazione delle norme rientra tra i loro obblighi primari, soprattutto quando si tratta di tutelare la salute di persone che entrano negli ospedali per curarsi non per essere contagiati», chiosa Amati.

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