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Claritrocimina ancora introvabile nelle farmacie

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«Nelle farmacie baresi è introvabile la claritromicina, un principio attivo appartenente ad un gruppo di farmaci chiamati antibiotici macrolidi, che servono a combattere le infezioni delle vie respiratorie. Introvabile, in particolare, nella formula a sospensione orale, idonea per la somministrazione ai bambini».

È l’allarme lanciato da Filippo Melchiorre, delegato alla Sanità Anci Puglia, che ha raccolto l’appello di numerosi genitori baresi alla ricerca del farmaco per curare i propri figli, alla luce di numerosi casi di bronchioliti e broncopolmoniti che stanno colpendo i più piccoli. «Una grave carenza – sostiene Melchiorre – in un momento difficile per la Puglia che in questi giorni sta assistendo ad un aumento esponenziale dei contagi da Covid 19, anche nei bambini, con gli ospedali che tornano a riempirsi.

Di qui la necessità di reperire urgentemente la claritromicina letteralmente andata a ruba nelle farmacie baresi. Mi risulta che alcuni genitori hanno contattato una per una le farmacie di Bari senza fortuna. Il farmaco non è disponibile, neanche nei depositi. Rivolgo un appello al sindaco Antonio Decaro, nella sua veste di presidente dell’Anci – conclude Melchiorre – affinché si faccia portavoce a livello nazionale di questo problema e chieda un intervento urgente della Protezione civile, per un immediato approvvigionamento del farmaco attraverso ogni modalità possibile».

Il caso era stato sollevato già alla fine di novembre dal Quotidiano del Sud che aveva rilanciato l’allarme lanciato dai pediatri: «Il mancato approvvigionamento sta creando problemi seri- avevano detto e al loro appello si era unito anche quello dell’Ordine dei farmacisti di Bari e Bat che, attraverso il suo presidente, Luigi D’Ambrosio Lettieri aveva fatto sapere: «Purtroppo è vero, risulta mancante praticamente in tutta Italia».

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Le difficoltà di approvvigionamento, già un mese fa a Bari, erano state confermate anche da Nicola Favia, proprietario di sei farmacie -«Per le compresse – aveva detto – qualche confezione si riesce a reperire, ma nella formula a sospensione le consegne stanno andando a singhiozzo. Mi hanno comunicato che dovrebbe essere un problema temporaneo, però la problematica effettivamente esiste».

Dal Dipartimento Salute della Regione a novembre erano arrivate parziali rassicurazioni.
Dopo aver contattato le aziende produttrici infatti avevano fatto sapere: «In relazione alla mancanza del farmaco antibiotico a base di Claritromicina nel canale delle farmacie convenzionate si evidenzia che la stessa è dovuta ad una temporanea rottura di stock della ditta fornitrice. In effetti – avevano aggiunto – il medicinale in questione non è ricompreso nell’elenco dei farmaci carenti pubblicato dall’Aifa.

Contattata la ditta viene riferito che il farmaco tornerà nelle disponibilità dei magazzini orientativamente entro la fine della prossima settimana». Un mese dopo la situazione, come conferma la denuncia di Filippo Melchiorre a dimostrazione che l’emergenza è tuttora in corso.

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