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All’impennata di contagi Covid registrata tra la vigilia e Natale, in Puglia è corrisposto anche un aumento degli interventi del 118, per casi sospetti risultati positivi in seguito. Il 25 dicembre, su 2.276 chiamate e servizi di ambulanze e operatori il 9,49 per cento ha riguardato presunti infezioni da coronavirus.

Il 17 dicembre la percentuale si era fermata al 4,96 per cento. In una settimana i numeri sono quindi raddoppiati secondo il monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, con lo spettro di tornare alle file di autoambulanze incolonnate per ore davanti agli ospedali in attesa di sbarellare i pazienti e ripartire dopo la pulizia dei mezzi. I bollettini di questi giorni non sono del tutto confortanti in questo senso. Anche dopo l’impennata registrata alla vigilia del Natale e senza che si avverta ancora il temibile effetto delle riunioni familiari e non, dei contatti e degli spostamenti dei giorni di festa, la curva dei contagi continua a crescere, se pur in maniera più moderata.

Bari è la provincia più colpita. Seguono Lecce, Foggia e Brindisi. Sono 883 i nuovi casi positivi rilevati sul territorio regionale dai 13.128 test giornalieri. Numeri che rappresentano il 6,7 per cento dei tamponi eseguiti. E sono in tutto 11.643 le persone positive, 171 quelle ricoverate in area non critica e 22 in terapia intensiva. Queste ultime il 24 dicembre erano 25, si è quindi scesi al 5 per cento, un punto percentuale in meno nell’occupazione di posti letto in base alla disponibilità.

Purtroppo si devono contare ancora due vittime (erano state quattro quelle rilevate il giorno precedente), che portano 6.954 i morti ufficiali di Covid in Puglia dall’inizio della pandemia. C’è poi da tener presente il monitoraggio della variante Omicron che per ora rimane largamente minoritaria rispetto alla Delta ma che sembra destinata, come altrove, a soppiantarla. I dati del giorno di Natale evidenziano come la provincia di Bari, con 271 casi Covid in totale, faccia registrare i numeri più alti. Seguono Lecce, con 220, Foggia 164 e Brindisi 158. Nel Tarantino i casi sono 33 e nella Bat 18, ma c’è a sottolineare come nella giornata della vigilia ne erano stati rilevati rispettivamente 152 e 141. Ai numeri di Natale vanno associati anche 14 residenti fuori regione e cinque residenti in province non definite.

Sempre secondo Agenas, nella settimana che va dal 20 al 26 dicembre, l’incidenza dei positivi ogni 100 mila abitanti è di 140,25 casi. All’inizio del mese era tre volte di meno, 52,76. La percentuale di casi sospetti sui numeri complessivi negli accessi ai pronto soccorso è raddoppiata dall’inizio del mese. Intanto è proseguita la campagna vaccinale che ha visto ieri, nel Barese, una giornata dedicata nell’hub di Molfetta, con 351 dosi somministrate a maggiori di 18 anni.

Oggi partono invece le prenotazioni delle terze dosi booster per le ragazze e i ragazzi di 16 e 17 anni, e i 12-15enni con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti. La Regione recepisce così le indicazioni del commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. La prenotazione può avvenire tramite il sito web La Puglia ti vaccina e nelle farmacie mentre la somministrazione avverrà negli hub, negli studi medici o pediatrici e nelle stesse farmacie in base alle diverse condizioni di fragilità dei ragazzi interessati.

I dati complessivi del sito web La Puglia ti vaccina, aggiornati al 22 dicembre, segnalano 7.366.216 dosi finora somministrate e 3.153.957 persone vaccinate completamente. A Bari ha ricevuto la dose booster il 64,2 per cento della popolazione al di sopra dei 18 anni che ha completato il ciclo cinque mesi fa, con dati particolarmente buoni, segnala l’Asl del capoluogo, soprattutto tra le generazioni più mature.

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