X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

NON c’è stata per ora, e per fortuna, la necessità di ricorrere all’ossigenoterapia e alle altre cure più drastiche, come avvenuto per polmoniti e le temutissime bronchioliti per i neonati, ma il dato che arriva dall’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari sui piccoli ricoverati per Covid è allarmante. Sono 16 i bambini che hanno tuttora bisogno di cure della struttura sanitaria dipendente dal Policlinico.

Dieci hanno meno di un anno e gli altri sono tra i 6 e i 12 anni. A inizio dicembre c’era un solo piccolo paziente in malattie infettive. Un numero mai verificatosi prima d’ora durante questi due anni di pandemia. A sottolinearlo è Desiree Caselli, direttrice del reparto di malattie infettive del Pediatrico.

«È il dato più alto da inizio pandemia. Nessuno presenta grossi problemi respiratori da trattare con ossigeno, a differenza di alcune gravi polmoniti trattate nei mesi scorsi. I bambini più piccoli vengono sempre ricoverati con un genitore per fornire loro assistenza. Il virus circola perché i più piccoli non sono vaccinati. Rinnovo l’appello ai genitori, se i bambini sono in età per vaccinarsi lo facciano senza esitazioni».

I pediatri del resto avevano avvertito che l’importanza del vaccino non è solo legata all’aspetto dell’abbassamento della curva dei contagi, perché ovunque ci sono casi crescenti di bambini ospedalizzati o che finiscono in terapia intensiva, quelli di long Covid e di infiammazione multi sistemica.
Un appello che almeno in Puglia non sembra essere così necessario, visto che la copertura con la prima dose nella fascia pediatrica dai 5 agli 11 anni viaggia a cifre da primato nazionale, avendo superato il 14 per cento della popolazione (14,57 per cento per l’esattezza), che equivale a un totale di 35 mila 026 i bimbi vaccinati su una platea di 240 mila 444.

Non solo. Dalle 14 di ieri si sono aperte le agende per le prenotazioni riservate ai più piccoli attraverso il sito lapugliativaccina.it, Cup, FarmaCup o il numero verde 800 713931, nelle sedi a loro dedicate. Si aggiungono ai cosiddetti open day con accesso su prenotazione attraverso medici di famiglia, pediatri e gli elenchi trasmessi da questi ultimi o dagli istituti scolastici.

La prima giornata è stata un successo, con oltre 2 mila prenotazioni in circa tre ore. I rapporti delle diverse aziende ospedaliere provinciali sono confortanti in questo senso. La Asl di fa sapere che “a circa tre settimane dall’inizio delle prime dosi per i bambini, sono state effettuate già oltre 13mila vaccinazioni pediatriche e a oggi il 17 per cento dei 5- 11 anni in provincia di Bari ha ricevuto la prima somministrazione e il 22 per cento a Bari città.

Asl Brindisi ha specificato che Il 31 dicembre e il 2 gennaio sono state in totale 280 le vaccinazioni somministrate ai bambini età pediatrica. In quella di Foggia Hanno ricevuto la prima dose 900 bambine e bambini di età tra 5 e 11 anni.

Ancora sul fronte vaccini l’Asl di Bari ha specificato come sono state 2.621 le somministrazioni effettuate nella sola giornata di ieri.

Di queste 2.175 sono stati richiami di vaccino anti Covid, 265 prime dosi e 181 seconde. La campagna delle terze dosi continua ad assicurare la copertura di popolazione che attualmente in provincia di Bari è arrivata a quota 63 per cento, con picchi di copertura ancora più elevate nelle fasce di età over 60: nel dettaglio, l’86 per cento degli over 80 ha ricevuto la dose “booster”, il 73 per cento dei 70 -79 anni e il 68 per cento dei 60-69 anni.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE