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Cambia la gestione dei casi Covid anche per i pazienti più piccoli. In linea con quanto già stabilito con i medici di famiglia. Regione e pediatri hanno trovato ieri sera l’accordo che vede da subito i bambini asintomatici positivi a un test antigenico di terza generazione o a un test molecolare delle strutture autorizzate, in carico alle Asl.

Sia quindi per il provvedimento di isolamento, che di appuntamento per il tampone e per il certificato di avvenuta guarigione, anche ai fini del green pass, i bambini saranno gestiti direttamente dalle aziende sanitarie locali «con modalità e procedure automatizzate generate dalla piattaforma Iris». Altro percorso invece per i piccoli positivi e sintomatici. Saranno presi in carico dal pediatra di libera scelta che farà la richiesta di tampone di controllo per certificare l’avvenuta guarigione.

«Da questo momento ha spiegato il direttore del dipartimento Promozione della salute, Vito Montanaro – i pugliesi potranno rivolgersi al loro pediatra per conoscere il percorso di assistenza e cura in caso di contagio da Covid della fascia pediatrica. I pediatri potranno continuare a somministrare all’interno dei loro studi anche i test antigenici per diagnosticare la positività nei casi sospetti».

Un accordo che arriva nei giorni del difficile ritorno ad asili, scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori, dove aumentano i casi e le quarantene e diminuiscono le presenze, soprattutto nelle fasce di età precedenti a quelle dell’obbligo. Lo dimostrano strutture semivuote, con bambini in aula fino ai sei anni che non superano il 30 per cento del numero di ogni classe.

L’Asl di Bari ha calcolato che sono in tutto 116 i contagiati nelle strutture scolastiche del territorio rilevati tra il 3 e il 9 gennaio, 73 sono studenti e 43 operatori scolastici. La maggior parte dei contagiati si trova negli istituti secondari di primo grado, dove su 41 positivi 21 risultano non vaccinati, dei positivi 28 sono alunni e 13 del personale scolastico. Altri 34 nelle primarie, (28 alunni e 6 personale scolastico), 21 nelle scuole secondarie di secondo grado (16 alunni e 5 personale scolastico) e, infine, 20 nelle scuole dell’infanzia (12 alunni e 8 personale scolastico). Per quanto riguarda il bollettino di ieri, cala il numero dei contagi, si dimezza il tasso di positività, ma aumentano ancora i ricoveri. Sono 3 mila 993 il numero di nuovi casi su 86 mila 037 tamponi giornalieri eseguiti.

L’incidenza è così scesa rispetto al precedente rapporto al 4,6 per cento. Per fortuna non si registrano morti. Le persone positive salgono così a 65 mila 772, delle quali 490 sono ricoverate in area non critica e 51 in terapia intensiva, con due casi in più. Dall’inizio della pandemia le persone che hanno perso la vita in Puglia sono state 7 mila 028. Secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Agenas, l’incidenza dell’occupazione dei posti letto in area medica è salita al 18 per cento (la soglia critica per il passaggio in zona gialla stabilita dal Comitato tecnico scientifico è del 15 per cento).

Rimane stabile quella che riguarda le terapie intensive, al 10 per cento (corrisponde al limite della soglia critica). Gli interventi del 118 per casi Covid o sospetti tali, sempre secondo Agenas, sono stati 236 su 1.916, vale a dire il 12,32 per cento. È sempre la provincia di Bari a far registrare il maggior numero di nuovi contagi, 1.298 quelli segnalati dal bollettino, come quello dei ricoverati. Non a caso è stato attivato il padiglione di osservazione breve intensiva esterno del Policlinico di Bari che con 16 posti letto contribuirà a decongestionare l’area Covid del pronto soccorso della più grande struttura ospedaliera della regione.

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