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É la Puglia la regione che, nel 2021, tra la seconda e terza ondata Covid, ha registrato il maggiore eccesso di decessi rispetto alla media del periodo 2015-2019. A certificarlo ora è l’Istat nel rapporto pubblicato ieri sull’impatto del numero di morti da Covid sulla dinamica demografica.

È nel Mezzogiorno che si osserva l’eccesso di mortalità maggiore con +12,9% di decessi, ma la Puglia con +18,5% svetta al primo posto, segue il Molise con +14,6%, ben sopra la media nazionale (+9,8%). Al Nord solo la Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli-Venezia Giulia presentano un eccesso superiore al 13%. In generale, a livello nazionale l’impatto del numero di morti da Covid-19 sulla dinamica demografica è stata rilevante anche nel 2021, sia in termini quantitativi che geografici: sono circa 59mila, pari all’8,3% dei decessi totali per il complesso delle cause, in calo rispetto all’anno precedente quando se ne erano contati oltre 77 mila, il 10,3% del totale.

Anche il totale dei decessi (709.035) risulta in diminuzione rispetto all’anno precedente (oltre 30 mila decessi in meno) ma è significativamente superiore alla media 2015-2019 (+9,8%). A differenza di quanto accaduto nel 2020, l’eccesso di mortalità rispetto alla media 2015-2019 non è concentrato al Nord. Nel 2021 in Puglia ci sono stati 4.274 decessi di pazienti positivi, per un tasso standardizzato pari a 49 morti ogni 100mila residenti, tra i più alti in Italia.

Più alto, ad esempio, della Lombardia (37), del Veneto (40), della Toscana (36), del Piemonte (27). Un numero più elevato si registra soltanto in Friuli, 66, Emilia Romagna (51), Campania (52) e Molise (51), la media italiana è pari a 40. Il Nord resta sempre la ripartizione con una proporzione maggiore di decessi Covid-19 su decessi totali, con un valore medio della ripartizione per il 2021 del 9%.

Il Friuli-Venezia Giulia (14,2%), l’Emilia-Romagna (11,3%) e la Provincia autonoma di Bolzano (10,6%) sono le uniche regioni d’Italia dove si registra più di un decesso Covid-19 su 10. Rispetto all’anno precedente si è però assistito a un calo di questa percentuale: quasi tutte le regioni settentrionali presentavano infatti nel 2020 valori superiori al 10%, con punte di oltre il 20% in Valle d’Aosta. Di contro, nelle regioni centromeridionali la quota è aumentata nel 2021 rispetto al 2020, dal 6,9% al 7,7% al Centro e dal 5,3% al 7,6% nel Mezzogiorno.

Dall’inizio dell’epidemia al 9 febbraio 2022, in Italia sono stati registrati nel Sistema di sorveglianza nazionale 145.334 decessi avvenuti entro il 31 gennaio 2022. Di questi, 77.778 sono avvenuti nel 2020 e 59.136 nel 2021. La Puglia, invece, mostra un andamento diverso, con un importante incremento di vittime nel 2021 rispetto all’anno prima. Anche ieri in Puglia sono stati registrati altri 3.346 casi di Coronavirus su 22.249 test (15% positività, il 3% in meno di domenica) e ben 11 decessi (domenica 2).

I nuovi casi sono così distribuiti per provincia: a Bari 944, nella Bat 261, a Brindisi 265, a Foggia 429, a Lecce 1.118, a Taranto 308. Tra i residenti fuori regione ci sono altri 17 casi mentre per altri 4 contagi la provincia è in corso di definizione. Sale a 81.410 il numero di persone attualmente positive. Di queste 564 sono ricoverate in area non critica e 26 in terapia intensiva.

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