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La provincia di Lecce per la terza settimana consecutiva fa segnare il record italiano di nuovi positivi con 2.062 casi ogni 100mila abitanti, ma è tutta la Puglia “bersagliata” dal Covid. Tanto che, nella settimana dal 16 al 22 marzo, si è registrato il maggior incremento di contagi in termini percentuali: i casi sono aumentati del 51,6% rispetto a sette giorni prima, contro una media nazionale del 32,2%. Lo rileva il monitoraggio della fondazione Gimbe: in Puglia i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti sono 2.731, in risalita rispetto a 2.138 della settimana scorsa.

Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica, pari al 21,2%, mentre sono sotto soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva, pari al 6,4%. Oltre alla provincia di Lecce, c’è stato un incremento dei nuovi casi ogni 100mila residenti in tutti i territori: nel Barese ne sono stati rilevati 1.281, nel Brindisino 1.242, nel Foggiano 1.055, in provincia di Taranto 999 e nella Bat 968.

E ieri il bollettino dei contagi ha riportato altri 8.420 casi individuati tramite 41.866 test giornalieri, per una incidenza del 20,1% rispetto al 19,5% di mercoledì e 14 decessi (mercoledì sette). La maggioranza dei nuovi contagi è stata riscontrata nelle province di Bari (2.685), Lecce (2.262) e Foggia (1.043). Seguono le province di Taranto (955), Brindisi (805) e Barletta-Andria-Trani (582).

Sono residenti fuori regione altre 54 persone positive, mentre è in via di definizione la provincia di appartenenza per altri 34 casi. Delle 113.156 persone attualmente positive, 609 (mercoledì 603) sono ricoverate in area non critica e 38 in terapia intensiva (35 mercoledì).

Nell’ultimo mese, il valore dell’incidenza settimanale di nuovi casi Covid-19 è raddoppiata, passando da un’incidenza media nazionale di 382 nuovi casi ogni 100.000 abitanti a 723 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Nell’ultima settimana, il valore più alto si registra in Umbria, che segna 1.383 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, seguita proprio dalla Puglia, con 1.170 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Questo quanto emerso dalla 90esimo Instant Report dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica.

Una situazione che deve fare i conti anche con lo stop alla crescita della copertura vaccinale in Puglia, secondo il monitoraggio della fondazione Gimbe, infatti, la quota della popolazione che ha ricevuto almeno una dose è pari all’88,5% esattamente come una settimana fa. La Puglia resta comunque prima, segue la Toscana con l’88.4%.

La popolazione pugliese che ha completato il primo ciclo vaccinale è pari all’86,9%, contro una media italiana dell’83,9%. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 85,5% (media nazionale 84%); il tasso di copertura con quarta dose è del 4,5% (media italiana del 6%). Puglia prima anche per percentuale di vaccinati tra i bambini dai 5 agli 11 anni: il 48,2% ha già completato il primo ciclo, contro una media nazionale del 33,4%, mentre il 53,8% ha ricevuto almeno una dose.

In Italia la regione con il più alto tasso di copertura vaccinale con la terza dose di vaccino anti Covid per la fascia d’età 50-79 anni è sempre la Puglia (86,1%), mentre quella con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la Sicilia (72,2%).

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