X
<
>

Una proposta degli azionisti indipendenti della Banca popolare di Bari

Condividi:
2 minuti per la lettura

Si apre uno spiraglio per gli azionisti della Banca popolare di Bari, che da anni portano avanti una battaglia legale per far valere le proprie ragioni e, soprattutto, recuperare quanto perduto dopo il crac dell’istituto di credito. A ridare speranza alle aspettative degli azionisti, stavolta, è la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche Carla Ruocco, con la quale i delegati del Comitato indipendente degli azionisti della Popolare hanno avuto un incontro a Roma nei giorni scorsi.

La presidente Ruocco ha promesso di proporre «un emendamento o una bozza di legge» per assicurare un intervento dello Stato a favore degli azionisti traditi della Banca popolare di Bari, affermano gli esponenti dello stesso Comitato indipendente degli azionisti della Banca popolare di Bari. Tra gli interventi promessi da Ruocco agli azionisti, figura anche la richiesta di un «nuovo e diverso intervento transattivo o di conciliazione all’attuale Consiglio di amministrazione della Banca popolare, ampliando di gran lunga i parametri estremamente restrittivi fino ad oggi proposti».

Ma, durante l’incontro tra la parlamentare e i delegati del Comitato si è giunti anche ad altre conclusioni, quali l’avvio di «un giusto tavolo di conciliazione», e l’esecutività delle sentenze dell’Arbitro delle controversie finanziarie (Acf), «quasi tutte favorevoli agli azionisti», secondo quanto riferito dallo stesso Comitato. La presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, infine, ha affermato che «interverrà a livello europeo per il riconoscimento del danno subito dalla Bpb per l’affaire Tercas».

«In funzione della prossima audizione presso la Commissione bicamerale dell’Ad del Mediocredito centrale (Mcc) e del ministro dell’Economia Daniele Franco – ha aggiunto il Comitato degli azionisti indipendenti della Banca popolare di Bari nella sua una nota – si auspica la fine di una discriminazione nei confronti dei risparmiatori truffati dalle Banche popolari ed il conseguente ristoro nei tempi e nei modi che saranno definiti».

L’incontro romano è avvenuto, spiegano i delegati del Cia in un clima cordiale, di reciproco rispetto e di grande competenza e autorevolezza anche grazie alla presenza del dottor Toni Marcelli collaboratore della presidenza della Commissione. La disponibilità all’ascolto, alla luce della sensibilità della presidenza della Commissione volta a fare chiarezza sui furbetti che hanno depredato la BpB, ha permesso di raggiungere intese sugli interventi atti a favorire una soluzione positiva della vicenda».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE