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Cambio ai vertici della Banca Popolare di Bari con il prefetto De Gennaro che lascia la presidenza, cui era approdato nel 2020 al termine della gestione commissariale, dopo aver raggiunto l’obiettivo di «ricostruire la cultura dell’Etica e della legalità nell’Istituto». L’ad Cristiano Carrus, promosso a dicembre dopo l’uscita del precedente ad, è stato prima nominato nel cda e poi riconfermato dal consiglio della controllata di Mcc.

Per De Gennaro, una lunga carriera agli alti vertici delle forze di polizia e dello Stato e poi alla presidenza di Leonardo, è stato quindi raggiunto il «compito di costituire un forte presidio di legalità presso l’istituto finanziario uscito da una gestione commissariale, cui era stato necessario ricorrere in ragione del grave squilibrio patrimoniale al quale si erano aggiunte le vicende penali che avevano interessato i precedenti vertici aziendali, colpiti da provvedimenti cautelari dell’Autorità giudiziaria». Ancora incerto il nome del successore del prefetto.

A Carrus, con un passato in Veneto Banca, spetterà ora di riportare in carreggiata l’istituto che ha chiuso il 2021 con una perdita netta di 170 milioni di euro a causa delle rettifiche sui crediti e gli esborsi una tantum per gli esodi del personale. Il risanamento, come ha spiegato il ministro dell’economia Daniele Franco (azionista della Bari tramite Mcc) è condizione necessaria per pensare a una cessione della partecipazione statale che è così de facto rimandata a data da destinarsi.

Il manager dovrà agire (e sta già mettendo in pratica alcune misure) principalmente sul lato dei costi e poi sull’ampliamento degli impieghi, concentrandosi su famiglie e pmi. Certo la fase di incertezza economica non aiuta. E sembra sfumare sempre più l’ipotesi di costituzione di un polo bancario del Sud magari con l’acquisizione degli sportelli Mps nell’area.

«Per un verso prendiamo atto delle dimissioni del presidente, poiché da tempo chiedevamo la sostituzione dell’intero cda e l’arrivo di amministratori specializzati e competenti di tematiche bancarie; per l’altro siamo increduli davanti allo stillicidio di dimissioni e di fughe dalla nostra Banca».

Lo scrivono i risparmiatori del Comitato indipendente azionisti Popolare di Bari e AssoBpB, che in una nota si dicono «sconcertati dall’ennesimo capitolo della saga Banca Popolare di Bari/Medio Credito Centrale. Rinnoviamo la richiesta ai rappresentanti politici pugliesi – aggiungono – di occuparsi della Banca Popolare di Bari e di intervenire presso Mcc per evitare peggiori conseguenze e danni ai risparmiatori dalla lenta agonia della BpB».

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