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Tredici dipendenti della Residenza sanitaria assistenziale ‘Stella Maris’ di Manfredonia, in provincia di Foggia, sono state licenziate, dopo che nella struttura lo scorso 3 agosto quattro operatori erano stati arrestati per presunti maltrattamenti e violenze nei confronti degli ospiti.

“Chi ha tradito la nostra fiducia non può continuare a lavorare per noi; chi non ha avuto rispetto dei nostri ospiti, chi non si è uniformato ai valori ed ai principi in cui abbiamo sempre creduto, non può essere nostro dipendente”. Sono queste le motivazioni che hanno spinto la Cooperativa Santa Chiara, che dal 2017 gestisce la Rsa, al licenziamento dei dipendenti.

Secondo l’accusa, alcuni tra gli anziani ospiti della struttura erano stati vittima di maltrattamenti e due  di violenza sessuale.

La dirigenza ha provveduto a licenziare non solo i quattro lavoratori arrestati, ma anche quelli che, «pur avendo assistito agli episodi incriminati o avendone avuto conoscenza, non hanno tempestivamente informato la dirigenza e la società di quanto stava avvenendo».

A smascherare gli orrori che avvenivano nella struttura sanitaria è stato un altro dipendente che alla polizia aveva inviato una chiavetta usb con le registrazioni delle urla strazianti di una delle vittime.

Dalle telecamere piazzate nell’rsa dagli investigatori, si vedono gli ospiti picchiati con il soffione delle docce, con gli asciugamani, con i pannoloni durante il cambio. Pesanti poi gli appellativi con cui gli indagati chiamavano i pazienti: «Storpia, balena, bufala, panzona». E poi sputi addosso agli anziani e cotton fioc infilati con così tanta violenza nelle orecchie dei pazienti tanto da far fuoriuscire il sangue. I degenti (oltre una settantina) della struttura sanitaria hanno tutti confermato la propria fiducia nella dirigenza.

Dopo lo scandalo giudiziario la proprietà della Rsa è corsa ai ripari per migliorare ulteriormente il servizio. «Ha assunto numerosi altri Oss – viene riferito – e implementato un ulteriore livello di controllo, assumendo un responsabile del servizio di assistenza diretta e coordinatore socio-sanitario della struttura, che vanta notevole esperienza e spiccate capacità manageriali.

Questa nuova figura professionale collaborerà con la direzione nella gestione del personale. Infine, è stata incrementata in termini di ore la presenza – non obbligatoria – del responsabile sanitario, medico specialista in geriatria».

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