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26 persone sono stata arrestate dagli agenti della questura di Foggia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Foggia, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo dauno, dal commissariato di Cerignola e alla polizia stradale di Foggia, su un’associazione per delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio dei veicoli.

Gli indagati erano “stabilmente organizzati al fine di commercializzare componenti e pezzi di ricambio su scala nazionale, sia mediante vendita diretta al cliente, sia a mezzo di vendite online mediante pubblicità su siti internet”, spiegano gli investigatori in una nota. “Ciascun indagato, all’interno del sottogruppo, sarebbe stato investito di compiti ben precisi in quanto ogni aggregazione si caratterizzava per una ripartizione di ruoli e mansioni. Si tratta di connotati degni di una realtà imprenditoriale che gestiva l’intera filiera dal reperimento (mediante numerosi furti aggravati di autoveicoli) alla successiva vendita al dettaglio”, proseguono.

“L’associazione per delinquere avrebbe dato prova di funzionare come un’entità imprenditoriale ben strutturata, avendo a disposizione numerose risorse e mezzi, dal denaro a beni a immobili, apparecchi telefonici, autovetture di provenienza lecita, nascondigli, disponibilità di account di posta elettronica e di spazi su internet utilizzati a scopo pubblicitario, nonché di società create appositamente e fittiziamente intestate ad alcuni partecipi al fine di attribuire, attraverso l’emissione di false fatture, una mera parvenza di liceità agli oggetti commercializzati”, concludono gli investigatori.

L’inchiesta, coordinata dalla procura di Foggia, ha ricostruito l’attività che avrebbe consentito agli indagati di percepire un profitto, allo stato stimato in 1.250.000 euro, per il quale è stato emesso un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca. Stando a quanto emerso, ci sarebbero stati 4 sottogruppi. Il centro operativo era a Cerignola.

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