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Foggia si ferma per ricordare le 67 vittime del crollo di Palazzo di Viale Giotto. Una delle tragedie più devastanti della sua storia, avvenuta l’11 novembre 1999.
Foggia si ferma per ricordare le 67 vittime del crollo di Palazzo di Viale Giotto, una delle tragedie più devastanti della sua storia, avvenuta l’11 novembre 1999. A 25 anni di distanza, ieri sera 10 novembre, la città ha reso omaggio alle persone che hanno perso la vita in quella drammatica notte, con un momento di raccoglimento e preghiera nel Giardino della Memoria, dove è stato eretto un monumento che riporta i nomi di chi ha perso la vita in quella tragica notte.
La commemorazione si è conclusa con un gesto simbolico. A mezzanotte, in sincronia, le campane di Palazzo di Città e della Cattedrale hanno suonato 25 rintocchi, uno per ogni anno trascorso dal crollo. Un momento di riflessione collettiva che ha unito la città nel ricordo delle vittime e nel silenzioso impegno di non dimenticare.
25 ANNI DALLA TRAGEDIA DI VIALE GIOTTO: FOGGIA RICORDA LE VITTIME
La cerimonia si è aperta con le parole dell’arcivescovo di Foggia, monsignor Giorgio Ferretti, che ha sottolineato l’importanza di non dimenticare. «È un luogo molto triste da rispettare. La memoria di queste catastrofi deve essere mantenuta», ha dichiarato l’arcivescovo, invitando tutti a ricordare con il cuore. «La maledizione degli uomini è che dimenticano e che commettono gli stessi errori ogni anno», ha aggiunto. Monsignor Ferretti ha evidenziato l’urgenza di preservare la memoria storica e di imparare dagli errori del passato.
COMMOZIONE E SOLIDARIETÀ VERSO LE FAMIGLIE DELLE VITTIME
Accanto a lui, la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, ha espresso la sua commozione e solidarietà verso le famiglie delle vittime, ricordando che l’anniversario di questa tragedia suscita interrogativi sulla sicurezza edilizia e sulle responsabilità delle gestioni. «Si tratta di un dolore per uno dei più grandi disastri edilizi della storia contemporanea» ha dichiarato la prima cittadina.
Un forte appello è giunto anche da Mimmo Caldarulo, presidente del comitato delle vittime di Viale Giotto, che ha invitato i cittadini foggiani a insegnare alle nuove generazioni cosa è accaduto in quel luogo 25 anni fa. “È un luogo sacro”, ha detto, sottolineando la necessità di tramandare la memoria di quella tragedia.
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