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Un pannello fotovoltaico

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Salento, schiavitù in campi fotovoltaici: 7 le condanne e pene tra i 10 e i 18 anni. Sfruttavano centinaia di migranti africani

LECCE – Riducevano in schiavitù circa 500 persone, principalmente migranti africani, per impiegarli in campi fotovoltaici in Salento. Si è chiuso con sette condanne a pene tra i 10 e i 18 anni di reclusione e cinque assoluzioni il processo celebrato dinanzi alla Corte d’Assise di Lecce a carico di amministratori, soci e capi cantiere della Tecnova Italia Srl, azienda italo-spagnola operante nel fotovoltaico, oggi dichiarata fallita, con sede a Brindisi.

CENTINAIA DI OPERAI RIDOTTI IN SCHIAVITÙ NEL SALENTO, SETTE CONDANNE

Le accuse a vario titolo sono di avere fatto parte di una associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e riduzione in schiavitù di centinaia di lavoratori migranti irregolari, per lo più africani che venivano impiegati nella realizzazione di impianti fotovoltaici nel Salento. Questi erano costretti a lavorare anche per 12 ore al giorno, in qualunque condizione climatica e per due euro all’ora.

L’indagine era partita nel novembre 2010 dalla Procura di Brindisi dopo le denunce di alcuni lavoratori e ha portato nell’aprile 2011 alla esecuzione di misure cautelari nei confronti di 15 persone nel Brindisino e nel Leccese. Quello che si è concluso con 7 condanne – con pene dai 10 ai 18 anni – e 5 assoluzioni, ha visto coinvolte oltre 300 parti civili e quasi 500 parti offese.

LE CONDANNE: 18 anni al socio amministratore Fernando Josuè Martinez Bascunana, 49 anni, spagnolo; 16 anni al colombiano Luis Miguel Castellanos Cardenos, di 44 anni, e a Luis Manuel Nunez Gutierrez, 50 anni, anch’egli spagnolo, amministratore della Tecnova di Brindisi.

Dieci anni per gli spagnoli Laura Martin Garcia, 43 anni, Didier Canedo Gutierrez, 31 anni, il marocchino Brahim Lebhihe, 38 anni, e il colombiano Andres Felipe Castellanos Higuera, 45 anni, capo cantiere.

LE ASSOLUZIONI: Assolta per non aver commesso il fatto la responsabile amministrativa Manuela Costabile, 36 anni di Brindisi e Tatiana Tedesco, di 37 anni, anche lei brindisina, Anna Maria Bonetti, 39 anni, di San Pietro Vernotico, collaboratrici della Costabile. Assolti anche Marco Damiano Bagnulo, di 33 anni, Cosima De Michele, di 68anni, titolari dello studio B.D. Consulting Firm srl, che in base all’accusa avrebbero impiegato gli operai senza permesso di soggiorno o scaduto nei campi Tecnova.

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