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Anthony Turnone, 30 anni nato a Martina Franca e cresciuto a Crispiano, morto ieri

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Tragedia sul lavoro a San Donato di Lecce. Un operaio 30enne, Anthony Turnone, ha perso la vita, investito da una scarica elettrica nell’area di un impianto fotovoltaico. L’incidente sarebbe avvenuto durante le operazioni di movimentazione del braccio meccanico di un camion che avrebbe urtato un cavo dell’alta tensione provocando la scarica elettrica.

«Siamo vicini alla famiglia a cui va tutto il nostro cordoglio, e chiediamo a chi sta conducendo le indagini di fare luce in tempi brevi sulla esatta dinamica causa della morte perché la cultura della prevenzione si afferma anche in questo modo, con la certezza delle cause e delle responsabilità – commenta la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Teresa Bellanova, che prosegue: «Lo ribadiamo: sul lavoro non esistono morti bianche. Ogni incidente indica precise responsabilità».

«Dobbiamo potenziare gli organici dei servizi Asl di tutela della salute e sicurezza sul lavoro per garantire maggiori controlli e lavorare in sinergia con le parti sociali per un cambio di paradigma – ha commentato il vice presidente del consiglio regionale della Puglia, Cristian Casilli – Per questo è importante riattivare il tavolo tecnico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro istituito in consiglio regionale».

«Siamo ancora una volta costretti a commentare con il dolore nel cuore la notizia di una morte sul lavoro. Questa volta a perdere la vita è stato un giovane lavoratore impegnato su un campo fotovoltaico. Si esce da casa al mattino per guadagnarsi da vivere e poi non si fa ritorno. Tutto ciò è inaccettabile». Così Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Salvatore Giannetto, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lecce.

«Martina e Crispiano piangono un giovane lavoratore nato nella nostra città e vissuto a Crispiano, ha perso la vita mentre svolgeva il suo lavoro in provincia di Lecce. E’ inaccettabile che nel terzo millennio in Italia si continui a morire sul lavoro. Ci auguriamo che questi episodi inducano le istituzioni competenti a porre in atto interventi sempre più incisivi per eliminare questo triste fenomeno che riguarda l’intera comunità nazionale».

Lo ha sottolineato Franco Ancona, sindaco di Martina Franca, città nativa di Antony Turnone. Anche Luca Lopomo, sindaco di Crispiano, città in cui viveva l’operaio, parla di «Momento di incolmabile dolore». «Ancora una insopportabile morte sul lavoro e una giovane vita strappata. Non si può perdere la vita a 30 anni lavorando. Antony era un ragazzo pieno di vita che lascia un vuoto incolmabile in tutta la comunità».

«Un’altra giovane vita spezzata mentre lavorava e l’ennesimo incidente mortale in provincia di Lecce, dove l’incidenza di incidenti e infortuni mortali sul lavoro è tra le più alte di Italia». Così il senatore pugliese del MoVimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro e la sicurezza in Italia, Iunio Valerio Romano, ha commentato la morte di Antony Turnone.

«La prossima sottoscrizione del Protocollo sulla sicurezza in Prefettura a Lecce – prosegue – e la costituzione dell’Osservatorio Provinciale Sicurezza sul Lavoro rappresentano certamente un fatto positivo. Un cambio di passo è improrogabile, dobbiamo investire di più su queste tematiche».

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