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La sede del Consiglio Regionale della Puglia

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BARI – Il Consiglio regionale pugliese «ha reintrodotto l’assegno di fine mandato per i propri consiglieri. Ebbene, dopo un’estate italiana quasi irripetibile, fatta di successi sportivi assoluti e di una nuova credibilità internazionale, la Puglia mette la propria firma su un’iniziativa vergognosa».

Lo dichiara Sergio Ventricelli, presidente di Confimi Puglia, la Confederazione dell’industria manufatturiera, commentando la decisone del Consiglio regionale che, all’unanimità, nell’ultima seduta prima della pausa estiva del 27 luglio, ha reintrodotto in forma retroattiva l’assegno di fine mandato che era stato abolito nel novembre 2012.

«Faccio fatica – continua Ventricelli – a mantenere la giusta serenità leggendo queste notizie che umiliano le nostre tante aziende ancora disperate, con cali di fatturato fino all’80 per cento e lavoratori in cassa integrazione».

«A mio parere – conclude – in un Parlamento regionale la totalità dei consensi dovrebbe esserci su provvedimenti prioritari, come la tutela dello sviluppo economico, la salute pubblica o la sicurezza e non certo su una ricompensa retroattiva».

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