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Michele Emiliano

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Emiliano non esclude di ricandidarsi per il terzo mandato alla guida della Regione ma, parallelamente, si prepara l’altra strada: «l’escursione» tra 3-4 anni verso Roma, accompagnato dai movimenti civici che in Puglia gli garantiscono da ormai 15 anni vittorie elettorali schiaccianti. Il giorno dopo l’esito delle Comunali che lo hanno visto trionfare grazie anche alle alleanze trasversali, il governatore non nasconde la soddisfazione per il nuovo successo e getta le basi per le prossime tappe. Lo fa, però, ponendo paletti ben precisi e lanciando messaggi criptati, ma non troppo, ai suoi alleati e «compagni di viaggio».

A cominciare dal sindaco di Nardò Pippì Mellone, riconfermato a discapito dell’alleanza elettorale tra Pd e M5s: «Pippì – dice il presidente – che ha stravinto le elezioni da oggi deve avere la consapevolezza della grande responsabilità che questa vittoria ha comportato, e quindi da oggi, e questo me lo ha promesso al telefono, sarà molto attento a spiegare il suo processo di vita e soprattutto a dire che lui condivide una delle nostre stelle polari, l’antifascismo. Perché per stare vicino a me o si è antifascisti o non si può stare».

Emiliano non vuole più polemiche e soprattutto non vuole che il suo nome venga ancora accostato ad alleanze con persone che condividono ideali di estrema destra. «Credo che Pippì lo abbia capito – ha aggiunto – e nonostante alcuni amici che ha attorno, su cui dovremo ancora lavorare, non cacciarli via o disprezzarli ma lavorare, perché il fascismo come diceva Togliatti non è fatto da singoli fascisti, erano tutti fascisti in Italia, e Togliatti cosa avrebbe dovuto fare? Il fascismo è un atteggiamento politico che fa capo a ceti economici e sociali e a partiti politici ed è quello il nemico, non i singoli cittadini che qualche volta si fanno trasportare da questa ideologia sbagliata che ha portato all’Italia solo il male peggiore che si potesse immaginare».

Chiuso il capitolo Nardò, il governatore si gode l’ennesimo successo elettorale: «Io – rivendica, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa – non mi sono mai mosso da dove sono partito, mentre ci sono alcuni esponenti del Pd che hanno fatto il giro di tutti i partiti e di tutte le ideologie io sto sempre lì dal 2004, sono sempre stabilmente legato al Pd, al civismo, alla Puglia.

Quindi lunedì è stata una bella giornata, perché ho capito che i pugliesi questo progetto lo hanno capito. Mi auguro che questo stesso schema possa essere utilizzato dal Pd e dal M5s, con l’aiuto dei movimenti civici, su tutto il territorio nazionale. Perchè in questo modo possiamo fermare i fascismi. Sono molto soddisfatto – ha aggiunto – perché c’è grandissima armonia in Puglia, c’è un collegamento molto forte».

E sul futuro lascia le porte aperte a più soluzioni: «Ci sono tanti bravissimi sindaci – dice – bravissimi assessori, tutti giovani, tutti nuovi. Ci sono tante personalità che potrebbero svolgere ruoli apicali in Regione. Il mio compito non è quello di ricandidarmi, è quello di tenere salda questa comunità. Dopodiché se dovesse essere necessario, perché tutti questi sindaci e assessori hanno ambizioni importanti e nazionali e se ne vogliono andare, è chiaro che è possibile che io mi ricandidi. Dipenderà da loro».

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