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Il consigliere regionale del Pd, Fabiano Amati a sinistra; a destra un cantiere

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Sull’edilizia si consuma il primo strappo in maggioranza dopo la nomina di Rocco Palese alla Sanità. Bruciando sul tempo la Giunta Emiliano e l’assessora all’Urbanistica, Anna Grazia Maraschio, alcuni consiglieri del Pd hanno depositato una proposta di legge per risolvere il problema «Piano casa», la proroga impugnata dal governo Draghi davanti alla Corte costituzionale.

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La mossa, che sicuramente è stata fatta per evitare che un settore economico fondamentale si blocchi, ha anche una seconda finalità, più politica: mettere spalle al muro il governo regionale sul tema. Riemergono, insomma, i «vecchi» attriti nel centrosinistra e la contrapposizione di vedute: non è un mistero che l’assessora Maraschio abbia un approccio al tema più vicino ai movimenti ambientalisti e alla Sinistra, ma distante rispetto al Pd.

Non a caso Maraschio era contraria all’ennesima proroga del Piano casa, ma a dicembre ha dovuto fare un passo indietro e accettare l’approvazione per evitare una guerra fratricida nel centrosinistra. L’assessora ha più volte annunciato che con il suo assessorato è al lavoro per proporre una norma più complessiva e organica sull’edilizia, ma al momento del testo non c’è traccia.

Così, il Pd ha preso in mano la situazione e, pochi giorni dopo l’annuncio dell’impugnazione del Piano casa, ha depositato una proposta di legge. E’ stato, così, lanciato il guanto di sfida alla Giunta: il rischio, però, ora è che il centrosinistra si ritrovi con due proposte e si sfilacci in Aula. «Abbiamo depositato una proposta di legge – ha annunciato ieri Fabiano Amati, primo firmatario – per rendere strutturale il Piano casa: si chiama «Programma eco-casa» e prevede ampliamenti fino al 20 per cento e demolizioni-ricostruzioni fino al 35 per cento del patrimonio immobiliare esistente.

Il deposito della proposta di legge serve anche per stimolare il governo regionale a fare la sua proposta ulteriormente migliorativa e più efficace rispetto alla nostra e a farlo nel più breve tempo possibile: altrimenti il Consiglio regionale avrà un testo da esaminare e portare in aula per risolvere una volta per tutte i problemi che ci propongono le continue impugnazioni ideologiche del governo nazionale».

La pdl è stata sottoscritta anche da Filippo Caracciolo e Maurizio Bruno, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del Pd, e Antonio Tutolo (gruppo Misto). «La proposta di legge – prosegue Amati – introduce un programma strutturale e non a termine di riqualificazione, rigenerazione e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, in grado di raccogliere e superare il vecchio Piano casa, eliminando però le incertezze normative generate dalla necessità di continue proroghe e adagiato sulla vigente disciplina normativa statale e regionale».

Le finalità del «Programma eco-casa» sono contenute nella riqualificazione, rifunzionalizzazione e riuso del patrimonio edilizio esistente in aree dotate di opere di urbanizzazione primaria. «La proposta di legge – aggiunge Amati – rispetta il riparto costituzionale dei poteri e si situa nell’ambito della potestà legislativa concorrente, attenendosi ai principi fondamentali».

Qualora i comuni interessati dovessero decidere di procedere alla variante normativa nelle zone individuate, gli immobili esistenti residenziali e non residenziali potrebbero essere interessati ad attività di ampliamento, con destinazione finale residenziale o connessa alla residenza, o di demolizione-ricostruzione, con destinazione finale uguale alla preesistente, residenziale o connessa alla residenza, nella misura massima – rispettivamente – del 20 per cento o del 35 per cento.

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