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Il Consiglio dei ministri ha esaminato ed approvato il decreto legge recante ‘Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale’ presentato dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy e dal Ministero della Giustizia, composto da 10 articoli.

Il decreto, si legge in una nota del Dicastero di via Veneto, prevede per l’ex Ilva che i 680 milioni, già stanziati, possano essere utilizzati fin d’ora quale finanziamento soci convertibile in futuro aumento di capitale.

Il dl prevede inoltre modifiche alla normativa per la attivazione delle procedure per l’amministrazione straordinaria in caso di insolvenza della società.

Il decreto contiene “anche norme processuali penali per assicurare la continuità produttiva delle imprese di interesse strategico nazionale intervenendo sulla disciplina dei sequestri e su quella in materia di responsabilità penale per tutti gli stabilimenti di interesse nazionale”.

Ex Ilva, sciopero dal 10 gennaio

Intanto, le segreterie territoriali di Fiom, Uilm e Usb di Taranto, unitamente alle Rappresentanze sindacali unitarie di Acciaierie d’Italia, hanno confermato la mobilitazione a Roma dell’11 gennaio con gli enti locali e hanno annunciatoo uno sciopero di 32 ore dalle 23 del 10 gennaio alle 7 del 12 gennaio contro il  decreto.

Il decreto, sottolineano i sindacati, conferma “la volontà di erogare i 680 milioni, già stanziati, in modalità finanziamento soci, ripristinando vergognosamente perfino lo scudo penale ai gestori del sito”.

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