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Gli impianti dell'ex Ilva

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ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge a tutela delle aziende che lavorano con le società in regione di amministratore straordinaria, pensato per mettere in salvo i creditori di ex Ilva e le società dell’indotto. Il fondo dispone di 5.412.000.000 euro – specifica la relazione tecnica – assegnati nel bilancio 2024 del Ministero delle imprese e del made in Italy. Nel perimetro del provvedimento rientrano le aziende che con l’impresa in difficoltà hanno realizzato nell’ultimo biennio il 70% del loro fatturato totale. Il funzionamento del fondo prevede una garanzia dell’80% dell’importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta”, quota che sale “al 90% nel caso di riassicurazione”.

I crediti vantati dalle imprese dell’indotto dell’ex Ilva, o dai cessionari, sono prededucibili, specifica il testo, se anteriori all’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria ove riferiti a “prestazioni di beni e servizi, anche di autotrasporto e movimentazione di attrezzature, beni, prodotti e personale, strumentali a consentire al funzionalita’ produttiva degli impianti”.

Ai lavoratori subordinati, impiegati alle dipendenze di datori di lavoro del settore privato che sospendono o riducono l’attivita’ lavorativa in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attivita’ lavorativa del committente, viene riconosciuta per li 2024 dall’Inps “una integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa per un periodo non superiore a sei settimane”.

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