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REGGIO CALABRIA – La Cassazione ha ridotto a tre anni la pena nei confronti di Amedeo Matacena, ex parlamentare di Fi che era stato condannato a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. In particolare, la Prima sezione penale, accogliendo parte del ricorso presentato dalla difesa di Matacena, con tutta probabilità ha preso atto del fatto che il reato sia stato commesso quando la legge era più favorevole e quindi ha dovuto applicare la riduzione della pena. In ogni caso, Matacena non dovrebbe beneficiare di indulto nè di altri benefici proprio perchè si tratta di un reato per il quale non sono contemplati. Per la latitanza di Matacena sono rimasti coinvolti, tra gli altri, l’ex ministro Claudio Scajola e la moglie dell’ex parlamentare, Chiara Rizzo I DETTAGLI SULL’ARRESTO DI SCAJOLA.

SCAJOLA AI DOMICILIARI, LADY MATACENA IN CARCERE  

I legali di Matacena hanno presentato ricorso straordinario in Cassazione per chiedere la correzione degli “errori” della sentenza della Suprema Corte con cui era stata resa definitiva la condanna a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. I difensori di Matacena sostenevano che la prescrizione del reato a lui contestato era già intervenuta al momento della pronuncia definitiva di piazza Cavour. 
Matacena era stato condannato dalla Corte d’assise di Reggio Calabria, il 13 marzo 2001. Il verdetto era stato poi annullato, il 12 febbraio 2003, dalla Corte d’assise d’appello che aveva preso atto che la Corte costituzionale aveva risolto un conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato in favore di Matacena. Successivamente Matacena era stato assolto, in primo grado, il 16 marzo 2006. Assoluzione confermata in appello l’11 maggio 2010. 
La Cassazione, successivamente, ha però annullato la sentenza con rinvio ad altra corte. La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria quindi, il 18 luglio 2012, ha riformato la sentenza di primo grado condannando Matacena. Condanna resa definitiva dalla Cassazione nel giugno 2013. I legali di Matacena in Cassazione hanno invece sostenuto che la prescrizione era già scattata il 23 aprile 2013.
La difesa ha inoltre contestato il fatto che a Matacena sia stata inflitta una pena più grave in base ad una legge intervenuta successivamente. E su questo punto c’è stato accogliemnto del ricorso. Da qua lo sconto di pena di due anni a Matacena che si trova a Dubai (L’INTERVISTA: «PRONTO A TORNARE»). 
Dopo questa sentenza, un nuovo ordine di carcerazione sarà emesso dalla Procura generale di Reggio Calabria nei confronti di Matacena.Il nuovo provvedimento, secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, sarà emesso non appena il dispositivo della Cassazione sarà notificato alla Procura generale. Ma, sostanzialmente, hanno riferito le stesse fonti, non cambia la posizione di Matacena se non per il periodo di detenzione che dovrà scontare una volta che sarà arrestato. 
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