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POTENZA – Si è tenuta ieri mattina nella sala Sinni della Regione la conferenza stampa per la presentazione della Campagna “Voce alla convenzione di Istanbul”, un’attività dell’ufficio della Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli. Questa campagna mira a rendere note e a diffondere l’applicazione dei principi fondamentali della convezione di Istanbul e del decreto legislativo anti femminicidio dell’8 agosto scorso. 
Gli obbiettivi sono molteplici: prevenire, perseguire ed eliminare ogni forma di violenza contro le donne; promuovere la parità tra i sessi e l’effettiva indipendenza delle donne; individuare una strategia comune, anche a livello internazionale, per contrastare tutte le forme di violenza ai loro danni e fornirle le migliori e più consone forme di assistenza; garantire l’effettiva perseguibilità penale degli aggressori e il diritto al risarcimento del danno alle vittime; proporre un’efficace legge contro il femminicidio; tutelare la genitorialità e i sistemi integrati di servizio della prima infanzia e di sostegno della famiglia; contrastare con la massima efficacia la violenza sulle bambine e sui bambini; annullare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle donne in ambito lavorativo. 
Tra gli appuntamenti in calendario ci sono numerosi incontri con le scuole, con l’Università e con gli enti locali per diffondere un approccio socio-culturale differente da parte di tutti, per affrontare con uno sguardo e una prospettiva nuova un tema delicato come quello della discriminazione nei confronti delle donne.
«I dati resi noti dal Ministero dell’Interno confermano che il femminicidio e lo stalking rimangono dei problemi drammatici – ha affermato la Fanelli – rispetto ai quali le istituzioni non possono rimanere indifferenti. E’ per questo motivo che abbiamo inteso organizzare una serie di iniziative su tutto il territorio regionale, per diffondere i principi della Convenzione di Istanbul e contrastare ogni forma di violenza nei confronti delle donne. Oggi è necessario – ha proseguito la Fanelli – un nuovo approccio culturale, e una specifica legge nazionale sul femminicidio». L’avvocata esperta di femminicidio Barbara Spinelli, ha evidenziato come la violenza rivolta contro la donna, è espressione di un problema strutturale che riguarda tutte le forme di violenza e quindi non solo quelle che sfociano nell’omicidio, ma anche ogni forma di discriminazione di genere che sia in grado di annullare la donna nella sua identità, o di ostacolarne il godimento dei diritti fondamentali in ogni ambito sociale, economico, lavorativo, politico, in quanto donna. «Su questi temi fondamentali – ha infine concluso la Consigliera di Parità – si snoderanno i punti principali della Campagna che parte dalla Convenzione di Istanbul per promuovere e tutelare il diritto di tutti gli individui di vivere liberi dalla violenza, sia nella vita pubblica che privata, per condannare ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne e per invitare ad adottare senza indugio le misure legislative e di altro tipo necessarie per prevenirla». 
«Tra le cause collaterali che rendono una donna più esposta alla violenza domestica – ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive e Lavoro e vicepresidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – c’è la dipendenza dal proprio uomo. Intervenire su questo aspetto sostenendo l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro, rappresenta una delle forme di contrasto che devono essere attuate. A tal  riguardo sono stati concepiti l’avviso Valore Donna e l’apprendistato come tipologia contrattuale per offrire opportunità di assunzione in azienda. «Nella lotta alla violenza sulle donne siamo chiamati tutti a svolgere il nostro importante, in primis noi come istituzioni. Per questo motivo che, insieme al presidente De Filippo, proporremo alla Giunta regionale l’adesione alla Convenzione di Istanbul, per intraprendere ogni azione per possa favorire i cambiamenti culturali perché anche sotto il profilo normativo, si tenda al raggiungimento di una crescente attenzione alla lotta contro tutte le forme di violenza nei confronti delle donne». 
Gianluca Pascale

POTENZA – Si chiama  “Voce alla convenzione di Istanbul” ed è una campagna informativa, organizzata dall’ufficio della Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli. Questa campagna mira a rendere note e a diffondere l’applicazione dei principi fondamentali della convezione di Istanbul e del decreto legislativo anti femminicidio dell’8 agosto scorso. 

 

Gli obbiettivi sono molteplici: prevenire, perseguire ed eliminare ogni forma di violenza contro le donne; promuovere la parità tra i sessi e l’effettiva indipendenza delle donne; individuare una strategia comune, anche a livello internazionale, per contrastare tutte le forme di violenza ai loro danni e fornirle le migliori e più consone forme di assistenza; garantire l’effettiva perseguibilità penale degli aggressori e il diritto al risarcimento del danno alle vittime; proporre un’efficace legge contro il femminicidio; tutelare la genitorialità e i sistemi integrati di servizio della prima infanzia e di sostegno della famiglia; contrastare con la massima efficacia la violenza sulle bambine e sui bambini; annullare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle donne in ambito lavorativo. 

Tra gli appuntamenti in calendario ci sono numerosi incontri con le scuole, con l’Università e con gli enti locali per diffondere un approccio socio-culturale differente da parte di tutti, per affrontare con uno sguardo e una prospettiva nuova un tema delicato come quello della discriminazione nei confronti delle donne.«I dati resi noti dal Ministero dell’Interno confermano che il femminicidio e lo stalking rimangono dei problemi drammatici – ha affermato la Fanelli – rispetto ai quali le istituzioni non possono rimanere indifferenti. E’ per questo motivo che abbiamo inteso organizzare una serie di iniziative su tutto il territorio regionale, per diffondere i principi della Convenzione di Istanbul e contrastare ogni forma di violenza nei confronti delle donne. Oggi è necessario – ha proseguito la Fanelli – un nuovo approccio culturale, e una specifica legge nazionale sul femminicidio». 

L’avvocata esperta di femminicidio Barbara Spinelli, ha evidenziato come la violenza rivolta contro la donna, è espressione di un problema strutturale che riguarda tutte le forme di violenza e quindi non solo quelle che sfociano nell’omicidio, ma anche ogni forma di discriminazione di genere che sia in grado di annullare la donna nella sua identità, o di ostacolarne il godimento dei diritti fondamentali in ogni ambito sociale, economico, lavorativo, politico, in quanto donna. 

«Su questi temi fondamentali – ha infine concluso la Consigliera di Parità – si snoderanno i punti principali della Campagna che parte dalla Convenzione di Istanbul per promuovere e tutelare il diritto di tutti gli individui di vivere liberi dalla violenza, sia nella vita pubblica che privata, per condannare ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne e per invitare ad adottare senza indugio le misure legislative e di altro tipo necessarie per prevenirla». 

«Tra le cause collaterali che rendono una donna più esposta alla violenza domestica – ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive e Lavoro e vicepresidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – c’è la dipendenza dal proprio uomo. Intervenire su questo aspetto sostenendo l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro, rappresenta una delle forme di contrasto che devono essere attuate. A tal  riguardo sono stati concepiti l’avviso Valore Donna e l’apprendistato come tipologia contrattuale per offrire opportunità di assunzione in azienda. «Nella lotta alla violenza sulle donne siamo chiamati tutti a svolgere il nostro importante, in primis noi come istituzioni. Per questo motivo che, insieme al presidente De Filippo, proporremo alla Giunta regionale l’adesione alla Convenzione di Istanbul, per intraprendere ogni azione per possa favorire i cambiamenti culturali perché anche sotto il profilo normativo, si tenda al raggiungimento di una crescente attenzione alla lotta contro tutte le forme di violenza nei confronti delle donne». 

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