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 FARE  chiarezza. I veleni delle nuove trivellazioni in Basilicata,che qualche mese fa il Wall Street Journal ha definito “il Texas italiano”, non possono ulteriormente incidere sul corretto sviluppo di una regione che non sta vivendo un momento molto felice. Serve la massima unità. “Non si cada nella trappola della divisione”  ha scritto  Anna G. Rivelli sul Quotidiano di domenica, anche in riferimento  alle polemiche sulla cronaca della manifestazione di Marsico Nuovo fatta dalla collega Angela Pepe, con le successive pesanti intimidazioni subite.

L’informazione locale ha un ruolo fondamentale. Estremamente delicato. Non ci può essere nessuna ambiguità   quando si tratta della salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. L’interesse della collettività innanzitutto. Nè falsi allarmi e né speculazioni. Certezze sì. E il buon giornalismo ha  il dovere di aiutare la popolazione a capire e decidere. Senza condizionamenti. Lucia Serino, direttore del Quotidiano, prima di arrivare in Basilicata ha lavorato in regioni “calde” come la Campania e la Calabria, conducendo battaglie giornalistiche coraggiose.

Ha rischiato tanto e non si è mai tirata indietro. Professionalità ed onestà intellettuale, in terre dove fare il mestiere del giornalista è assai pericoloso. Nell’editoriale di sabato scorso ha  difeso Angela Pepe, condannando “l’istigazione all’odio”. E rivolgendosi direttamente  a chi aveva lanciato pesanti critiche alla giornalista  ha detto con molta fermezza: “Innanzitutto cambiate bersaglio, ci sono qua io”. Lucia Serino a viso aperto, ha  messo in  campo la sua autorevolezza, ma anche  la credibilità del giornale che dirige da un anno .E non è cosa da poco. Qui si parla di fiducia del lettore che non può essere tradita. Diceva il  maestro del giornalismo Indro Montanelli: “Il pubblico è uno strano animale, sembra uno che capisce poco ma si ricorda, e se vi giocate la sua fiducia siete perduti. Questa fiducia bisogna conquistarsela seriamente e faticosamente, giorno per giorno. Questo non ci mette al riparo dall’errore, ma impone l’obbligo di denunziare noi stessi, quando ci accorgiamo dell’errore, e di chiedere scusa al lettore”.

E rivolgendosi ai giovani nell’ultima lezione tenuta all’università di Torino, faceva questa raccomandazione: “Chi di voi vorrà fare questo mestiere, si ricordi di scegliere il proprio padrone, il lettore”.

Siamo certi che queste regole di buon giornalismo Lucia Serino le ha sempre rispettate e che le fa rispettare a chi lavora nel Quotidiano. Sa che alla Basilicata serve una informazione limpida. E sempre nell’editoriale di sabato ha sottolineato: “Raccontare quello che si muove attorno al petrolio non significa essere contro il petrolio. L’ho scritto decine di volte e non mi sottraggo neppure adesso. Forse è questo, a ben guardare, quello che non ci perdonano: avere autonomia di giudizio”.

Le intimidazioni alla collega Angela Pepe sono da condannare, senza mezzi termini. Ha scritto in prima pagina Lucia Serino: “Non toccate Angela”. Ha fatto bene a lanciare un preciso  messaggio ai denigratori ed un appello alle forze dell’ordine a vigilare sulla incolumità della giornalista. Il nostro auspicio  è  che si ritorni al dialogo ed al confronto civile. Per il bene comune e non per gli “interessi” di parte.

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