X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Milano, 29 gen. (askanews) – Alexander Stubb del Partito finlandese della Coalizione Nazionale di centrodestra – ed ex premier – ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali del paese e si scontrerà con l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto del Partito Verde liberale al ballottaggio tra due settimane. Contando tutti i voti delle elezioni di domenica, Stubb aveva il 27,2%, seguito da Haavisto con il 25,8% e l’ultra nazionalista Jussi Halla-aho terzo con il 19%. L’affluenza è stata del 71,5%.

Va detto che Haavisto rispetto a Stubb è migliorato, in confronto all’ultimo sondaggio, ed è stato il numero uno anche nelle grandi città: Helsinki, Turku, Tampere e Oulu. Stubb è stato sostenuto soprattutto sulla costa di lingua svedese e in alcuni collegi come Korsnas, dove ha ottenuto il 60,2% dei voti.

E ORA COMINCIA LA LOTTA

Come giustamente ha commentato Stubb “la competizione comincia solo ora”. “Ora il nostro compito è raggiungere chi non ha il proprio candidato al secondo turno”, ha detto Haavisto che se eletto, diventerebbe il primo presidente finlandese apertamente gay. Haavisto è un difensore dei diritti umani che ha lavorato anche come negoziatore di pace.

Sia Stubb, sia Haavisto si sono orientati verso il centro politico, mentre Halla-aho ha mantenuto il suo profilo conservatore di destra, che ha raccolto sostenitori, e ha anche creato uno zoccolo duro di strenui oppositori. Ma quello che accomuna la stragrande maggioranza degli elettori finlandesi è la preoccupazione derivata dalla guerra in Ucraina e della difficile situazione connessa. Non a caso i tre principali candidati al primo turno erano tutti sostenitori dell’Ucraina e avevano chiesto misure dure contro la Russia.

FINE DI UN’EPOCA

L’adesione della Finlandia alla Nato lo scorso anno ha attirato minacce di “contromisure” da parte della Russia, con la quale la Finlandia condivide l’intero confine terrestre lungo 1.340 km. Minacce che la popolazione vive in maniera diretta, quasi angosciata. Di fatto con queste elezioni si chiude davvero un’epoca e viene mandato in pensione il 75enne Sauli Niinisto, che ha detenuta la relazione diretta più longeva con Putin tra i leader europei. In passato era detto il “sussurratore di Putin” e nel momento in cui la decisione popolare di aderire alla Nato divenne anche decisione politica, chiamò direttamente il leader russo per annunciargliela. “I Presidenti hanno avuto un sincero scambio di opinioni sulla decisione annunciata dalla leadership finlandese di richiedere l’adesione alla NATO” recitava un comunicato del Cremlino del 14 maggio 2022. Adesione che firmò l’allora ministro degli Esteri e attuale candidato al ballottaggio Haavisto.

(di Cristina Giuliano)

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE