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RISPOSTE concrete per risolvere i problemi e non far dimenticare la condizione delle famiglie di vico Piave. 
E’ quanto chiedono proprio in queste ore i residenti di vico Piave che si stanno mobilitando con una serie di iniziative concrete di protesta per sollecitare risposte ed aiuti da parte dell’Amministrazione comunale. 
Si attendeva nelle scorse ore una delibera di giunta che permettesse, così come anticipato dagli stessi esponenti dell’esecutivo, un contributo fino a 600 euro per i prossimi sei mesi ed inoltre si attendevano risposte concrete sul futuro delle case di queste famiglie che ora sono preoccupate decisamente.
Pronto un ricorso al Tar rispetto alla notifica arrivata nei giorni scorsi che prevede di prevedere direttamente alla messa in sicurezza dell’area. 
Alcune delle 16 famiglie coinvolte si sono già mobilitate ed hanno ricevuto assicurazioni legali sulla possibilità di un simile passo, la decisione verrà presa ma l’intenzione è concreta e si dovrebbe definire nelle prossime ore. 
Ieri alcuni residenti hanno incontrato anche alcuni esponenti della giunta comunale ma si attendono nuove occasioni per avere segnali concreti che per il momento non vengono considerati soddisfacenti. 
Molte famiglie in questi giorni in segno di protesta hanno deciso di dormire in macchina proprio per sottolineare la situazione di estremo disagio nella quale si trovano a dover vivere. 
Una decisione che punta proprio a tenere desta l’attenzione sui problemi che si continuano a vivere e che non sono stati ancora risolti o comunque non hanno avuto per i residenti le risposte attese. 
E’ possibile che nei prossimi giorni altre iniziative saranno nuovamente intraprese proprio perchè i residenti vogliono tenere desta l’attenzione sui problemi che si continuano a vivere e non vogliono assolutamente mettere la questione nel dimenticatoio. A quasi un mese dal tragico crollo di vico Piave il rischio è che non ci siano più i riflettori sulle famiglie e sui loro problemi. E’ quanto viene temuto e denunciato in queste ore e anche nei prossimi giorni.
p.quarto@luedi.it

RISPOSTE concrete per risolvere i problemi e non far dimenticare la condizione delle famiglie di vico Piave. 

 

E’ quanto chiedono proprio in queste ore i residenti di vico Piave che si stanno mobilitando con una serie di iniziative concrete di protesta per sollecitare risposte ed aiuti da parte dell’Amministrazione comunale. 

Si attendeva nelle scorse ore una delibera di giunta che permettesse, così come anticipato dagli stessi esponenti dell’esecutivo, un contributo fino a 600 euro per i prossimi sei mesi ed inoltre si attendevano risposte concrete sul futuro delle case di queste famiglie che ora sono preoccupate decisamente.

Pronto un ricorso al Tar rispetto alla notifica arrivata nei giorni scorsi che prevede di prevedere direttamente alla messa in sicurezza dell’area. 

Alcune delle 16 famiglie coinvolte si sono già mobilitate ed hanno ricevuto assicurazioni legali sulla possibilità di un simile passo, la decisione verrà presa ma l’intenzione è concreta e si dovrebbe definire nelle prossime ore. Ieri alcuni residenti hanno incontrato anche alcuni esponenti della giunta comunale ma si attendono nuove occasioni per avere segnali concreti che per il momento non vengono considerati soddisfacenti. 

Molte famiglie in questi giorni in segno di protesta hanno deciso di dormire in macchina proprio per sottolineare la situazione di estremo disagio nella quale si trovano a dover vivere. Una decisione che punta proprio a tenere desta l’attenzione sui problemi che si continuano a vivere e che non sono stati ancora risolti o comunque non hanno avuto per i residenti le risposte attese. 

E’ possibile che nei prossimi giorni altre iniziative saranno nuovamente intraprese proprio perchè i residenti vogliono tenere desta l’attenzione sui problemi che si continuano a vivere e non vogliono assolutamente mettere la questione nel dimenticatoio. 

A quasi un mese dal tragico crollo di vico Piave il rischio è che non ci siano più i riflettori sulle famiglie e sui loro problemi. 

E’ quanto viene temuto e denunciato in queste ore e anche nei prossimi giorni.

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