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SFOGO del Direttore amministrativo, Pietro Raucci, sull’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario di Marconia al Liceo Classico “Fortunato” di Pisticci.

«Le autorità politiche e scolastiche di Pisticci non hanno saputo difendere, nel rispetto della Direttiva Regionale, una struttura storica come l’Agrario di Marconia – attacca Raucci – Istituito nel 1959, l’Agrario dal primo settembre 2015 perderà la sua autonomia amministrativa e giuridica. Le conseguenze? 7 posti di lavoro vanno via, minor prestigio per Marconia, disagio per gli alunni e per le loro famiglie che se vorranno un certificato, parlare con il Dirigente Scolastico o con il Segretario dovranno recarsi a Pisticci. Una decisione presa con superficialità e incompetenza dal Consiglio Provinciale nella seduta del 22 dicembre 2015. Davvero un bel regalo di natale per Marconia. Inoltre – continua Raucci – scelta confermata con altrettanta approssimazione e superficialità dal Consiglio Regionale il 20 gennaio».

La legislazione impone alle provincie la soppressione della Presidenza e Uffici alle Istituzioni Scolastiche che contano meno di 600 alunni, «però – riprende il direttore amministrativo – va sottolineato che la Direttiva della Regione Basilicata, con delibera numero 1462 del 28/11/2014, ammette la deroga per quegli Istituti che sono ad “indirizzo specifico” ed “unico” in Provincia. L’Itas Marconia, con le sedi di Matera e Garaguso Scalo, costituivano l’unico presidio formativo nel settore agrario della provincia, quindi poteva mantenere la sua autonomia amministrativa. Nel momento in cui si sta lottando per il rilancio dell’agricoltura del Metapontino e dell’intera Provincia, unico settore trainante per l’economia, si penalizza la scuola che ha formato tanti tecnici nel settore agricolo, mettendone a rischio la sopravvivenza negli anni prossimi».

Alla conferenza di servizio Raucci ha presentato tutte queste istanze e ha invocato l’aiuto e supporto del sindaco Di Trani, ha implorato la difesa dell’Itas da parte dei Consiglieri Provinciali Andrea Badursi e Rossana Florio. Ha indicato loro le soluzioni tecniche e amministrative. Ma, «non c’è stato verso – specifica Raucci – La risposta è stata: “il Presidente vuole così” difendendosi dietro la maggioranza. Al momento della votazione del Consiglio Provinciale del 22 dicembre, infatti, Badursi e Florio si sono astenuti».

Il Direttore dei Servizi Raucci si è rivolto ai consiglieri regionali e ai sindacati di categoria, ma anche questa volta senza ottenere riscontri.

provinciamt@luedi.it

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