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MATERA – Un libro tra le mani per leggere parole, storie senza tempo che raggiungano il cuore, l’anima e nutrano la mente di linfa vitale per uomini e donne: il sapere. E senza sapere, voglia di conoscere, tra curiosità, riflessioni e sentimenti, saremmo un corpo senza memoria e voglia di lasciare a quanti verranno dopo di noi la storia dell’Umanità, che passa per i tanti modi di esprimere o di sentire del quotidiano. Grazie all’intuizione di quattro donne: Antonella Ciervo, Lucia Maffei, Patrizia Orofino e Antonella Padula e alla voglia di mettersi insieme di fare qualcosa per la città, per i giovani e con il mondo della scuola, è nato il progetto “Città che legge”, illustrato ieri sera sul tappeto rosso della Mediateca, con una lettura non stop di pagine di libri importanti per prose e contenuti. Sotto questo aspetto c’è stato l’apporto degli studenti dell’Istituto superiore “Isabella Morra”, che, con l’aiuto delle docenti Stella Maragno, Palma Domenichiello, Angela Gravina e Carmela Gagliardi, hanno creato installazioni ispirate al mondo dei libri. A presentare la scuola, la professoressa Rosaria Scaraia, che ha evidenziato come i ragazzi si siano impegnati nel realizzare i lavori, affinando la loro manualità. Alcune studentesse hanno realizzato elaborati, in cui sono emerse forti e profonde emozioni. Autrici di questi elaborati sono state Chiara Frigiola, Michela Ruggieri, Benedetta Di Pede e Giusy Nicoletti, che hanno messo in evidenza l’importanza del libro, non paragonabile ad un mezzo tecnologico. Sette testimonial di diversa estrazione sociale, tra cui un sacerdote, don Filippo Lombardi, un calzolaio, Rocco Fuda, un medico, Mimmo Mangione, un avvocato Gaetano D’Anzi, una bambina, Alessia Raucci, una magliaia, Angela Ramundo, hanno allietato il numeroso pubblico con la lettura di alcune pagine, sul Red carpet allestito per l’occasione. Ha aperto la manifestazione la presidente della neo associazione, Antonella Ciervo, evidenziando che la lettura consente una migliore conoscenza, migliora la capacità di comprendere, di valutare e, dunque, di scegliere. «La nostra attività -hanno detto le cofondatrici- si concentrerà sul rapporto che unisce proprio i cittadini ai saperi, a cominciare dalla lettura; con questo spirito stiamo mettendo a punto un calendario di iniziative e incontri.
In esposizione anche alcune borse realizzate dalla classe III A del settore Biotecnolgie ambientali, frutto di un progetto che ha portato gli studenti del “Morra” a partecipare a tante iniziative, tra cui la presenza dell’istituto sulla nave da crociera Grimaldi.

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