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LAMEZIA TERME – Quelle due spedizioni di frutta fresca si sono smarrite. Ma almeno chi le aveva spedite è riuscito a recuperare le spese di spedizione. Una piccola vittoria insomma dei consumatori contro le Poste italiane spa. Il giudice di pace di Maida, infatti, accogliendo l’istanza proposta dall’avvocato Giovanni Arena, rappresentante lametino del Movimento difesa del cittadino, ha condannato le poste italiane alla restituzione delle somme spese da parte di un consumatore di San Pietro a Maida,  C. S. il quale, a mezzo del servizio postale aveva effettuato ben due spedizioni di frutta fresca ad un suo amico residente al nord nel 2007 e nel 2008 ed in entrambe le spedizioni i pacchi contenenti la frutta non sono stati consegnati al destinatario ne tantomeno resi al mittente perchè smarriti.

Ritenendo poste italiane inadempiente delle obbligazioni assunte con la stipula del contratto di spedizione, il giudice di pace di Maida, ha ritenuto poste italiane spa responsabile della mancata consegna dei pacchi regolarmente spediti, condannando la società alla restituzione delle somme spese (1.000 euro complessive) per l’acquisto della frutta contenuta nel pacco. Grande soddisfazione dell’avvocato Arena il quale ribadisce che «il consumatore troppo spesso viene vessato dalla grandi aziende che incuranti dei loro doveri si nascondono dietro fantomatiche “Carta di qualità del servizio” come aveva fatto Poste italiane Spa per essere esonerati da responsabilità proprie o essere esentati dal rispetto delle norme previste dal codice civile».  

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