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Roma, 11 apr. (askanews) – In tutta Italia i lavoratori del settore privato hanno incrociato le braccia per 4 ore, otto ore nell’edilizia e in Emilia Romagna segnata dalla tragedia nella centrale elettrica di Suviana (Bologna), per lo sciopero generale di Cgil e Uil proclamato per sollecitare il governo ad adottare misure più incisive sulla sicurezza sul lavoro. Richieste che potrebbero in parte essere accolte dall’esecutivo, ma che non soddisfano del tutto le due confederazioni.

La protesta, che non ha riguardato i dipendenti pubblici e il trasporto aereo, si è articolata con manifestazioni nei territori. Flash mob, presidi e comizi si sono svolti nelle principali città. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha concluso la manifestazione di Brescia. Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha invece incontrato i lavoratori della rimessa Atac di Roma. Molto partecipato è stato il corteo di Bologna, dove, secondo gli organizzatori, hanno sfilato 15mila persone.

La piattaforma rivendicativa aveva tre obiettivi: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa. “Con la logica dei subappalti il lavoro delle persone torna a essere una merce che può essere comprata e venduta – ha detto Landini – è il momento di fare cose precise e cambiare il modello di fare impresa. Non si investe sulla qualità e sulla formazione. E’ inutile essere ipocriti e dire, come ogni volta che c’è una strage, che non succederà mai più”. Il numero uno della Cgil ha inoltre sottolineato che “non c’è giorno in cui non ci sia una persona che muore sul lavoro. C’è la necessità che tutto il Paese prenda atto di quello che sta succedendo”. E sulla scelta della Cisl di non scioperare con Cgil e Uil si è limitato a dire: “Chiedete a loro, noi vogliamo unire”.

Le tragedie sul lavoro “purtroppo continuano ad accadere tutti i giorni – ha affermato Bombardieri – c’è la necessità di intervenire per bloccare questa guerra civile. C’è una strage di cui questo Paese deve prendere atto. Servono misure immediate che siano in grado di bloccare questa mattanza. Sono le cose che abbiamo chiesto al governo e che il governo non ha fatto”. Sulle possibili modifiche allo studio dell’esecutivo, il numero uno della Uil ha ricordato che “ieri abbiamo fatto un incontro. Il governo ha accettato alcune delle cose che abbiamo chiesto. Ma i nodi più importanti non sono ancora affrontati. La patente a punti è approcciata solo nei cantieri edili”. Sulla tragedia di Suviana ha infine riferito che “due anni fa, tra luglio e settembre, abbiamo segnalato problemi sulla sicurezza. Siamo pronti a consegnare alla magistratura la documentazione”.

Nella giornata dello sciopero si è consumato anche uno scontro con la sentatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, che ha bollato la protesta come “la solita attività di sciacallaggio”. La replica di Landini e Bombardieri non si è fatta attendere. “Chi è Ronzulli? In vita sua ha mai lavorato una volta? Ci sono dei momenti in cui sarebbe utile stare zitti per rispetto di quello che è successo”, ha affermato il primo. “Vada a parlare con le
famiglie delle vittime sul lavoro, non stia chiusa nei palazzi del potere”, ha dichiarato il secondo.

Nel trasporto ferroviario lo sciopero per gli addetti alla circolazione dei treni si è svolto dalle 9.01 alle 13 (assicurata la fascia di garanzia tra le 6 e le 9). I lavoratori degli appalti ferroviari di terra e viaggiante si sono fermati per il secondo mezzo turno di lavoro. Frecce e Intercity, hanno riferito Trenitalia e Italo, circolano regolarmente. Nel trasporto pubblico locale lo stop di 4 ore varia da città a città. A Roma metro, tram e bus si fermano dalle 20 a mezzanotte; Torino 18-22; Bologna 13-16.30; Genova 13-17; Firenze 18-22; Napoli 9-13; Bari 19.30-23.30. Nel trasporto marittimo il personale di bordo si è astenuto nella prima metà della giornata.

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